F A B I O B O R E L L I H O M E P A G E C I N E M A

F A B I O B O R E L L I H O M E R E C E N S I O N I C I N E M A T E M P O L I B E R O B I K E < 1 9 7 0 1 9 7 1 1 9 7 2 1 9 7 3 1 9 7 4 1 9 7 5 1 9 7 6 1 9 7 7 1 9 7 8 1 9 7 9 >			● ½ LPSB AMARCORD LA STANGATA ROBIN HOOD VOGLIAMO I COLONNELLI IL DORMIGLIONE L'ESORCISTA LISA E IL DIAVOLO I CORPI PRESENTANO... PERCHé QUELLE STRANE... LA MORTE HA SORRISO... SUSSURRI E GRIDA LA GRANDE ABBUFFATA LE DUE SORELLE SERPICO PAPILLON COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R
	"il 'Sean Connery de noantri, Fabio Testi in un lacrima movie rusticano prodotto da Assonitis"
		Sulla costa sicula una tabaccaia intreccia una relazione con un aitante forestiero, lì come manodopera per un lavoro alla cava di pomice nonché valente pittore dilettante, mentre il marito è in carcere, nonostante la contrarietà del cognato che -da par suo- non esita a violentarla davanti a suo figlio gravemente malato... Recentemente ho chiesto a mia madre: "mi chiamo Fabio per via di Fabio Testi"? La risposta è stata vaga, ma mi ha convinto ancor più di tutto ciò. In effetti a perorare la questione ci stava di fondo l'ammirazione (chiamiamola così) di Marcella riguardo l'aitante "Sean Connery de noantri", sempre a interpretare ruoli di rubacuori dal grande cuore. "Un Amore così Fragile Così Violento", prodotto da Ovidio Assonitis ma girato in Italia, mette il Nostro tra Maria Baxa, compagna di un tursita cafone, e Paola Pitagora, madre di un ragazzino poliomelitico (in carrozzella, quando non a letto) che lui vuole aiutare raccogliendo il denaro necessario per permettergli le cure ospedaliere. Qui, la storia prende un po' la strada del "lacrima-movie", pur condito di scazzottate con l'ingrugnito Santercole e un'inaspettata scena di sesso, con la Baxa nuda e cruda, tra bollori e gorgoglii della spiaggia sulfurea. Poi, purtroppo, il genere lacrimevole (già stucchevole) sconfinerà nel patetico (già sfiorato nell'umiliazione del protagonsita al ristorante) quando la Pitagora va fuori di testa (dopo aver assistito al trapasso violento del marito) e l'arresto nel Nostro con l'ingiusta accusa di averne lui causato la morte. prima, e la pazzesca (!) trasfigurazione in processione al Calvario. Ora va bene la sospensione di credulità, ma la crocifissione in barca con il prete isolano "perfezionista" (che si rivela pure un virtuoso di Bach!!) pare un tantinello troppo. Tratto dal romanzo "rusticano" dello stesso regista Leros Pittoni è lento e disunito, e nemmeno le ambientazioni e la fotografia curata lo salvano. [FB]
	DI L. PITTONI, CON F. TESTI, P. PITAGORA, M. BAXA, G. SANTERCOLE, DRAM, ITA, 1973, 94', 1.85:1