F A B I O B O R E L L I H O M E P A G E C I N E M A

F A B I O B O R E L L I H O M E R E C E N S I O N I C I N E M A T E M P O L I B E R O B I K E < 1 9 7 0 1 9 7 1 1 9 7 2 1 9 7 3 1 9 7 4 1 9 7 5 1 9 7 6 1 9 7 7 1 9 7 8 1 9 7 9 >			●● ½ CULT PROVACI ANCORA SAM LO SCOPONE SCIENTIFICO IMPROVVISAMENTE UN UOMO... TUTTO QUELLO CHE AVRESTE... L'ULTIMA CASA A SINISTRA CHI è L'ALTRO? MIO CARO ASSASSINO NON SI SEVIZIA UN PAPERINO L'ETRUSCO UCCIDE ANCORA GLI ORRORI DEL CASTELLO... ULTIMO TANGO A PARIGI IL PADRINO UN TRANQUILLO WEEK-END... AGUIRRE FRENZY COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R
	"un thriller non da buttare, con un Montagnani in veste inedita"
		Il giovane a avvenente cappellano di un convento di suore dalla condotta morale discutibile lascia la sua amante, moglie di un industriale e vicina lì, per un'altra. Un bambino trovatello adottato dalle monache sembrerebbe il testimone dell'assassinio dello stesso, trucidato a fendenti di coltello. Un ispettore giunto lì indaga, ma commette l'imprudenza di innamorarsi proprio della principale sospettata. Seguono altri omicidi.. E' il film dove Bedy Moratti masturba il curato a pranzo. Detto così sembrerebbe altro. In realtà abbiamo a che vedere con il misconosciuto "L'Arma L'Ora Il Movente", spaghetti-thriller di Franco Mazzei, prodotto dignitoso seppur con taluni difetti di montaggio (anche molto visibili, pure da i non addetti ai lavori) con un impianto thriller non da buttare, ma soggetto a cali di tensioni a causa di inutili lungaggini. Troviamo oltre a Bedy Moratti, bellezza particolare, da vicina della porta accanto (e perciò anche più sensuale di altre 'vamp' presenti in abito monacale) un Renzo Montagnani inedito, in ruolo non comico ma anzi drammatico. La sequenza, inaspettata davvero, del rinvenimento del cadavere del curato di Maurizio Bonuglia, che sin dall'inizio credevamo tra i protagonisti della scena (Hitchocock docet) sopra e sotto al tavolo (ndr) colpiscono l'immaginario alcune trovati, come il crocifisso gigante (orripilante, s'intende) che caracolla addosso all'orfanello rischiando di ridulto in poltiglia (!) e anora lo stesso (fortunato come Willy il Coyote, on-dirait) aggrappato in extremis e in plico sull'abisso. Sorvolando sull'immancabile (evitabilissima, si sa, ma non negli anni '70 italiani) orgia nel convento (ammazza le suore!) gli sceneggiatori fanno tutto il possibile per depistare le certezze dello spettatore, allontanato progressivamente dall'idea di aver afferrato l'identità della mano omicida. Alla fine, un gatto ci metterà lo zampino. [FB]
	di F. MAZZEI, CON R. MONTAGNANI, B. MORATTI, E. CZEMERYS, M. BONUGLIA, THRIL, ITA, 1972, 100', 1.85:1