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●● ½
V PER VENDETTA |
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"lavoro su scenografie e fotografia, cast all stars, la Johansson nuda, lungaggini, giri a vuoto..." |
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Giunto in una piccola cittadina in mezzo al deserto con i quattro figlioletti per dare sepoltura alla moglie prematuramente scomparsa, incontra una star del cinema con la quale intrattiene un flirt che sarà solo effimero, mentre intorno a loro militari mettono tutti in quarantena dopo un'inatteso contatto extraterrestre... I momenti migliori di "Asteroid City" sono i titoli di testa e di coda, con tanto di "bi-bip" (lo struzzo di Willy il Coyote) coloratissimi, geniali, irresistibili. Poi c'è il resto. E il resto com'è? E' niente più ciò che uno che conosce il cinema "giocattoloso" di Wes Anderson si aspetterebbe: pregi e difetti, identici dall'inizio della sua filmografia dall'inizio sino ad oggi. Accanto a genialate e una fotografia che a momenti ricorda le cartoline colorate, pre-prismatiche, delle pin-up degli anni '50 (epoca cui si ambiebta la storia) su scenografie che paiono di cartapesta, quinte di un teatro che in effetti si paleserà in momenti in cui il resta "sfonda" allegramente la "quarta parete", andando ad accarezzare il meta-cinema puro, (si diceva "accanto...") situazioni diluite a dismisura, dialoghi che paiono -girando a vuoto- rivelare nulla più che il vuoto, momenti semplicemente "morti" e un vizio onanistico nel baloccarsi del giocattolo nelle mani del suo demiurgo. Resta un cast all stars da capogico (Norton, Brody, Dillon, Dafoe, Robbie, Swinton) il primo e sicuramente unico NUDO INTEGRALE di Scarlett Johansson truccata da sembrare un incrocio tra Elizabeth Taylor (in technicolor) e Kim Novak (in bianco e nero) in un ribaltamente prospettico che scompagina le carte e gioca con il cinema (il b/n per il mondo reale, e il colore per la finzione scenica). Simpatico il trio di "streghette" alle quali il padre rivela la triste realtà sulla madre scomparsa, che vorrebbe riportare in vita seppellendolo nel barattolo per picnic dopo essere stata cremata. Meno efficace e davvero troppo gigionesco il "contatto" extraterrestre con l'alieno animato (nel senso che è frutto di un'animazione cartoonesca). Si ama o si odia. O si accetta. [FB] |
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[ID] DI W. ANDERSON, CON S. JOHANSSON, J. SCHWARTZMAN, M. HAWKE, COM, USA, 2023, 105', 1.35:1/2.39:1 |
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