F A B I O B O R E L L I
H O M E
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V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
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THANK YOU FOR SMOKING
MADAGASCAR
T R A I L E R
"C'era una volta... sembrano volerci dire gli autori, e così la pellicola assume una sua epicità"
Un attore di fama in epoca del muto, l'ascensore sociale di una promessa del cinema, un musicista nero di talento, un galoppino tuttofare messicano: ascesa e caduta nella rapida transizione tra il muto e il sonoro... Una pellicola che esordisce con una colata di diarrea di elefante in faccia alla mdp (ovvero: lo spettatore) per un film di tre ore nette (esclusi i titoli) che l'Accademy ha candidato, volutamente, agli Oscar senza dargliene manco uno. Queste premesse da sole basterebbero a rendere per il cinefilo la visione di "Babylon" obbligatoria. Brad Pitt torna, tra l'altro a fare coppia con Margot Robbie (entrambi visti da chi scrive a Cannes nel 2019) e torna a recitare in un film Vero. Com'è questo monumento al Cinema che racconta la transizione (traumatica per i protagonisti) dal muto al sonoro, attraverso un racconto di 30 anni di Hollywood? Un po' come se Fellini (i cui richiami sono evidenti, non solo nel proverbiale 'caos' che per il Maestro era per definizione sua 'creativo') incontrasse Baz Luhrmann, non disdegnando un passaggio a Terry Gilliam, e con un richiamo alle storiche epopee di Scorsese (ma anche di Leone, citato smaccamente nel pianto liberatorio). C'ERA UNA VOLTA sembrano volerci dire gli autori, e così a raccontare un cinema, come lo intendevamo, che forse è davvero morto, e che il protagonista ispanico (la rivelazione Diego Calva) rivede in una carrellata di immagini (che vanno da 'Oz' a 'Neo') un po' come si dice di chi sta morendo e vede "come un film" scorrere davanti tutta la vita. Si diceva di Pitt, molto in parte, ma come non parlare della incredibile performance della Robbie, che ci mette l'anima anche quando vomita in faccia ai produttori esteri (i Monty Phyton a manetta). La Babilonia, con i suoi giardini pensili, ma anche le feste orgiastiche, non tornerà più, e così il cinema puro in Technicolor condensato in "Singin in the Rain". Potrà non piacare a molti, ma questo è il Cinema. [FB]
[ID] DI D. CHAZELLE, CON B. PITT, M. ROBBIE, D. CALVA, T. MAGUIRE, DRAM, USA, 2022, 189', 2.35:1