F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 2 0        2 0 2 1        2 0 2 2        2 0 2 3        2 0 2 4       2 0 2 5        2 0 2 6        2 0 2 7        2 0 2 8        2 0 2 9        >

 

● ½

RELIC
ANTEBELLUM
L'UOMO INVISIBILE
STO PENSANDO DI FINIRLA QUI
The LODGE
THE HATER
IL GIORNO SBAGLIATO
ORIGINI SEGRETE
GRETEL E HANSEL
THE VIGIL
THE BABY SITTER KILLER QUEEN
SOTTO LO ZERO
INCISO NELLE OSSA
OFFERTA ALLA TORMENTA
THE GRUDGE

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"si vorrebbe forse guardare a Jarmusch, ma si finisce col perdere persino con Van Demme"

 

 

A un pugile viene contestata la vittoria dopo essere stato trovato positivo al doping. Lui dice che l'hanno incastrato ma non può far altro che mollare l'attività. Rilevata un club dopo la morte del fratello in un incidente sospetto, riceve un'offerta sul suo locale da parte degli stessi che possono aver ucciso il fratello... Il film polacco "Bartkowiak", è questo il nome del protagonista della storia, inizia in un ring, con un incontro di kick-boxing che lo vede impegnato: lo "sport" violentissimo di cui fu maestro Jean-Claude Van Demme. Pugni, calci, gomintate, ginocchiate: tutto è concesso da un arbitro lì presente appena per decretare un vincitore, evitando se possibile che l'incontro si concluda con l'uccisione di uno dei due contendenti. Violenza, racket, vendette: questi gli ingredienti. Viene in mente  JOHN WICK  ? Chiaro che sì, ma qui non c'è Keanu Reeves ma un pugilata espressivo come un marmo di Carrara che pure sorride raramente e monta su per l'intera storia un'espressione tutt'altro che acuta. L'eroe positivo che si trova a punire i responsabili e a salvare la ragazza della quale è innamorato non trova particolare coinvolgimento da parte degli spettatori, nemmeno quando è sottoposto all'immancabile scena di tortura. "Tu non sei un samurai! Tu sei solo letame!". Se il modello voleva essere  GHOST DOG  di Jarmusch, siamo davvero lontani. E oltre al realistmo delle botte da orbi che qui vengono scambiate dai personaggi, c'è ben poco altro. Il confronto finale è roba da déja-vu e mancano anche quelle tamarrate che nei film del succitato Van Demme avevano quel "qualcosa" che eventualmente strappava una risata. Una musica "ambient" minimale, con qualche entrata del tremebondo rap-polacco (esiste!) non fa altro che ammorbare ulteriormente e nonostate la confezione comprensiva di una fotografia tutt'altro che televisva, restituisce un film che visto una volta già si dimentica. [FB]

 

[ID] di D. MARKOWITZ, CON J. KOCYLA, J. PAWLOVSKI, DRAMMAATICO/POLIZ, POLONIA, 2021, 91', 2.35:1