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"l'argentino Pablo Trapero sposa l'iperealismo registico per una sorta di noir urbano"

 

 

Avvocato borderline conosce una giovane donna medico di pronto soccorso durante un intrervento e lega con lei, coinvolgendola in traffici poco puliti, dove si inscenano incidenti con i clienti per avere gli indennizzi dalle assicurazioni, pagandone le conseguenze. Difficile mantenere un'etica quando anche la polizia è corrotta.. Una didascalia apre "Carancho" di Pablo Trapero, già regista di  LEONERA  con Martina Gusman, anche qui protagonista femminile del film. La didascalia riporta il numero incredibile di incidenti stradali che rende l'Argentina il paese al mondo con questo record poco edificante. In realtà la storia andrà a delineare un malcostume (p are) piuttosto diffuso, che vede inscenare finti incidenti per intascare i soldi delle assicurazioni. Forse anche a Napoli lo fanno... Ad ogni modo, oltre alla bella e brava Gusman, troviamo quello che forse è l'attore argentino vivente più importante, ovvero Ricardo Darin, che già abbiamo conosciuto in parecchi film giunti anche a Bananas. Questo di Trapero lo possiamo trovare solo sottotitolato in italiano, nonostante sia transitato per il Festival di Cannes. Il regista posa l'iperealismo registico per quello che a conti fatti è in tutto e per tutto un moderno noir urbano. Manca la dark lady, essendo il medico di pronto soccorso della Gusman un personaggio positivo, che andrà a condividere con lo spregiudicato avvocato di Darin, "l'Avvoltoio" ("Carancho" appunto, nella lingua d'origine) le dissavventure del caso. Ancora una volta ci viene descritta una polizia corrotta, e un'Argentina spesso avvolta nella notte, dove l'avidità pare aver la meglio su tutto. In realtà il protagonista è anche soprattuto un povero diavolo, che suo malgrado, a causa di debiti e conti aperti, deve proseguire nelle truffe quodiane. La struttura del film punta verso un finale beffardo dove sarà chiaro che è sempre e ancora il Diavolo a fare le pentole ma non i coperchi. [FB]

 

[ID] DI P. TRAPERO, CON R. DARIN, M. GUSMAN, C. WEBER, DRAMMATICO, ARGENTINA, 2010, 107', 2.35:1

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