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"un road movie spietato sullo sfondo di una futuribile guerra civile americana"

 

 

Fotoreporter di fana che fa coppia con il suo autista, mentre pianifica l'intervista della vita al Presidente di un'America in preda ad una imprevedibile guerra civile incappa durante reportage in una giovanissima emula, imbarcando per l'avventura anche un vecchio cronista e scrittore. La strada è lunga e perigliosa... "Civil War" di Alex Garland, già regista di  EX MACHINA  è un film spietato. Se alla notizia che si stava lavorando ad un film su una futu(ribile)ra "guerra civile americana" mi aveva lasciato perplesso, odorando puzza di propaganda DEM (ormai un po' tutto ciò che ci gira intorno è una schifo di propaganda, ad uso dei bipedi non evoluti). Lo spaesamento maggiore veniva proprio dopo aver letto il nome del regista dietro al progetto. Con tutte le riserve del caso, piuttosto prevenuto mi sono seduto comodo per giudicare, film e cosa stava dietro al film. Partiamo dal primo: ci troviamo a che fare con un film spietato, nel senso che non concede spazio a lazzi (e quando qualcuno ci si lancia, paga un pesantissimo tributo) e mette in scena con realismo e crudezza LA Violenza (le riprese camera a mano con i reporter al seguito dei soldati mi ha ricordato un esempio altissimo qual è  FULL METAL JACKET  di Sua Maestà Kubrick, e perciò anche stavolta non si può parlare di regia impreparata) che qui ha sfondo in una spaventosa guerra tutta all'interno dell'America, nel suo cuore. Tant'è che si parla di un Presidente scellerato che avrebbe bombardato suoi concittadini, scatenando i disordini. La fotoreporter (che ha la sua pagina su wikipedia, si dice) interpretata da Kirsten Dunst si trova a che fare con quella che pare la sua proiezione giovanile: una ragazzina con pochi scrupoli e sangue freddo da vendere. Un road movie che conduce al Campidoglio, su una strada irta di pericoli. Su tutti l'incontro con il soldato di Jesse Piemons, transfuga forse da  APOCALYPSE NOW  [FB]

 

[ID] DI A. GARLAND, CON K. DUNST, C. SPAENY, W. MOURA, J. PIEMONS, USA, DRAM/GUER, 2024, 109', 1.85:1

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