F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 2 0        2 0 2 1        2 0 2 2        2 0 2 3        2 0 2 4       2 0 2 5        2 0 2 6        2 0 2 7        2 0 2 8        2 0 2 9        >

 

●●● ½

V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"ancora il 'Fato' a supremo giudice come in 'Match Point' nel 50° film di Woody Allen"

 

 

Sposata in seconde nozze con un uomo di Parigi arricchitosi con azioni poco trasparenti ma che la ama profondamente, incontra per caso un suo compagno di liceo di quand'era a Londra. Questi le rivela di essere sempre stato attratto da lei ma di non essersi dichiarato. Lei, attratta dagli artisti si innamora presto e proprio quando sembra decisa a dire tutto al marito, questi già sa tutto, ed è intenzionato a non perderla...  "Un Colpo di Fortuna" è l'ultima fatica di Woody Allen, la cinquantesima fatica per la precisione, attardatasi rispetto al ritmo che ci aveva abituato ad un film all'anno, causa pandemenza ma anche delle solite stronzate giudiziaria che l'hanno voluto impegnato nelle solite cazzate che vorrebbero giustificare lo stipendio di taluni magistrati. In questo caso ha perso il giro addirittura per 3 anni. Detto ciò ci troviamo a che fare con un qualcosa abbanstanza simile a  MATCH POINT   ma dal tono più leggero, sposando dapprima un registro "sentimentale" per poi aprire le porte al thriller classico, hitchcockiano. A chi imputa una "pigrizia" di regia, Allen, ottantottenne, regala movimenti di camera eleganti e mai banali. L'ambientazione è totalmente parigina, centro e campagne, dove la coppia al centro della storia ha una tenuta di caccia. Valerie Lemercier, nel ruolo della mamma della protagonista (una gradevike De Laage) apparentemente svagata ma in reatà molto perspicace il ruolo dell'alter ego del regista. Menzione d'onore per Paupaud molto credibile nel suo ruolo di marito geloso e spregiudicato, un po' alla Ray Milland. Finale rapisissimo e ridanciano, un po' a rievocare il capolavoro sopracitato, che riporta "Il Fato" a supremo giudice. Fotografia di Storato, e primo film del regista newyorkese girato in lingua francese (qui, chiaramente giunto doppiato adeguatamente) nonché in formato (2.00:1) leggermente più panoramico. Presentato fuori concorso al Festival di Venezia. [FB]

 

[COUP DE CHANCE] DI W. ALLEN,  CON L. DE LAAGE, M. POUPAUD, SENT/THRILLER, USA, 2022, 96', 2.00:1

-