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"non un thriller, ma dal ritmo di un thriller, ma anche con le solite moraline politically correct"

 

 

Si dice: morto un Papa se ne fa un altro. Il problema è che a forza di scartare i papabili si finisce in vacca... In giro si trova alla categoria "thriller", e viene indicato come tale dalle ricerche sui motori di ricerca. E allora ti aspetti che "Conclave" sia una sorta di  LA CASA DEL PECCATO MORTALE  o  a   COMUNIONE CON DELITTI  Ma niente, Peter Walker né Sole c'entrano una mazza, e il film è solo un dramma che si svolge all'interno delle mura del Vaticano, durante l'elezione del nuovo Pontefice. Il cast è di tutto rilievo, e vede un Ralph Fiennes sempre in parte qualsivoglia cosa faccia, John Litgow, Stanley Tucci, e pure il nostro Sergio Castellitto, oltre alla partecipazione (un tempo si sarebbe detto "straordinaria") di Isabella Rossellini. I tempi, quelli sì, sono gestiti come si trattasse di un thriller, tant'è che le due ore passano veloci. Ma poi, dopo che il protagonista smaschera l'ennessimo tentativo di corruzione all'interno del conclave, tra cardinali intimiditi, e altri comprati (non è certo una novità, oggi) si giunge ad un colpo di scena che ai tempi odierni NON lo è affatto, tanto quella certa "tematica" ormai te l'hanno infilata ovunque, da 5, 10 anni a questa parte. Ora, diciamolo: ci siamo rotti i coglioni di questa propaganda "inclusiva" (de sta ceppa) e la politically correct che vuole il rispetto per il diverso e pure il tema caro a certi idioti finto-progressisiti e di quella sinistra finta che in realtà persegue politiche dettate dalle oligarchie, del... "volemose bbene". Vorrei trovare ancora qui lo spazio per ricordare a questi beoti il recente "Capodanno" milanese, dove Pizza Duomo è diventata "zona rossa" e monopolio di migranti in una edizione tutta italiana delle proteste delle balieu parigine. Quindi, cosa aggiungere? Che auspichiamo che il cambiamento in atto in USA cambi le cose anche qui perché è ora di finirla con le moraline e le lezioncine nei film, in storie dove non devono proprio rientrarci. [FB]

 

[ID] DI E. BERGER, CON R. FIENNES, J. LITHGOW, S. TUCCI, I. ROSSELLINI, UK/USA, DRAM, 2024, 120', 2.35:1

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