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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un thriller non originalissimo, ma che solletica il voyerismo non lesinando sui colpi bassi"

 

 

Mentre raggiungo il fidanzato a Denver dopo averle dato buca sull'imminente matrimonio, con luna di miele in Italia, una ragazza sceglie una strada poco battuta in mezzo al deserto californiano, quando un problema al motore la costringe ad aspettare qualcuno che la aiuti. Questo qualcuno si manifesterà nelle sembianze apparenti di un buon sammaritano, anche piuttosto prestante e di bell'aspetto. Ma l'apparenza ingannna... Dunque, c'è una protagonista che somiglia a Naomi Watts, e un film che ricorda  WOLF CREEK  Detta così, si direbbe "una ciofeca", e invece. "Curve", sottotitolo italiano in perfetta tradizione idiozie è "Insidie Mortali", e l'insidia nella fattispecie viene dal vecchio adagio che sempre ci raccontavano i genitori, e i genitori dei genitori, ovvero: mai dare passaggi agli sconosciuti, che detta così fa uno sgarbo ai fans del "BlaBlaCar" tanto di moda, ma che al fin della fiera, è una raccomandazione sempre valida per ogni stagione. Una mia conoscenza, Valentina, che in un certo modo somiglia pure alla protagonista Jennifer Hough, che soleva farsi dare passaggi da Torino sino al mar ligure... e non sapeva davvero a cosa andava incontro. Sì. perché dopo un approccio più che amichevole del soccorritore (qui, la novità: la tipa era rimasta in panne per un guasto al motore) si era infine rivelato tutt'altro che un buon sammaritano. Senza spoilerare troppo (ma è difficile per un film che dura appena 82' titoli inclusi). Sorvolando sulla "reazione" della tipa che da l'innesco alla svolta "survival" (francamente un po' troppo avventata dal risultare del tutto digeribile) sia il cambio di marcia che il finale convincono, andando a solleticare il voyerismo dello spettatore, con colpi bassi che contemplano cibi e bevande "discutili", con una dosa di cattiveria in più che solo un film targato Bloomhouse può pronettere (e manterere). Insomma: 82' non buttati via, per qualcosa sì, di derivativo, ma che il suo "lavoro" lo fa. [FB]

 

[CURVE] DI I. SOFTLEY, CON J. HOUGH, T. SEARS, P. MITCHELL, THRILLER, USA, 2015, 82', 2.39:1

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