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T R A I L E R

   
 

"la mano gotica di Pupi Avati si avverte in questo strambo biopic su Dante Alighieri"

 

 

Giovanni Bocaccio parte da Firenze alla volta della città di Ravenna dove pare si trovi la figlia ancora in vita di Dante Alighieri, recentemente scomparso e consegnare a lei la sua eredità. Inoltre, egli sta cercando di recuperare gli ultimi canti del Paradiso che non ha ancora racconto nella sua raccolta di opere del Maestro... Un'opera di Pupi Avati appartenente al cosiddetto "filone storico-gotico" va vista a prescindere, e nel 2021 ancora funestato dalle deliranti restrizioni (politiche e per nulla sanitarie) ha visto la luce questo suo "Dante", stringato film (poco meno di 100 minuti) su episodi di vita dell'autore de La Divina Commedia. Echi de   LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO  si intravvedono a sprazzi, in talune folgoranti fantasie del sommo Poeta (la visione che della sua Beatrice, ostaggio della Morte, e con in mano il cuore grondante sangue del suo innamorato) in una bambola senza occhio (che terrorizza i bambini) e in un certo horror vaqui che fa da contorno alla vicenda che vede in Sergio Castellitto nel ruolo del Boccaccio il deus ex machina della storia. Infatti quest'ultimo intende consegnare sì alla figlia del poeta l'eredità lasciatele, ma soprattutto intende ritrovare le parti mancanti del "Paradiso". Rivediamo, oltre che in un fulmineo cameo Leopoldo Mastelloni come Bonifacio XIII° anche Cavina, Enrico Lo Verso (scomparso dai radar da anni, ma sempre uguale) e quel Pizzirani che aveva scoperto "la storia più allucinante mai raccontata" nel ruolo del poeta morente. Cosa mi ha urtato di questo strambo biopic? I colombi virtuali all'inizio (costava meno liberarne due in cielo che usare la CGI!) quelle strade "troppo pulite" (saremmo sul finire del 1300, dopo la Peste Nera, eh!) e un raglio a tratti troppo televisivo. Ma Avati è Avati, e molte invece sono le cose azzeccate, dalla scelta delle facce delle figure di rilievo (Alessandro Sperduti è un Dante credibile, e Carlotta Gamba una Beatrice eterea). [FB]

 

DI P. AVATI, CON A. SPERDUTI, C. GAMBA, S. CASTELLITTO, G. PIZZIRANI, BIO, ITALIA, 2022, 94', 2.35:1

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