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Una donna in
stato avanzato di gravidanza viene invitata con il compagno a cena da una
ragazza pure incinta conosciuta di recente. L'invito a cena della coppia,
inevitabilmente, porta rogne
grossissime... "Maternità", episodio numero 8 della "Stagione Seconda" di
INTO
THE DARK vede una donna di colore in stato interessante incontrare una omologa in un
centro di "ginnastica" pre-parto. Entrambe con il pancione vanno
subito a legare e solidarizzare. Non so se è possibile andare oltre nella
trama senza dover necessariamente spoilerare selvaggiamente. Ma senza dover
andare a toccare dettagli tramici di qui in avanti risulta anche
impossibile recensire questo episodio. Un episodio che va a posizionarsi
presto dalle parti di
MISERY ma anche di quel folle film francese che era
A L'INTERIEUR
Nessun olocausto sanguinario però, dato che ancora viene
confermato
come questa seconda stagione tradisca ancor più la destinazione televisiva
della precedente, che davvero non può temere alcun problema in sede di
censura. Quanto al film tratto da King troviamo alcune scene rifatte
paro-paro
(la "gambizzazione") e chiaramente il momento in cui il "segregato" di turno tenta la
fuga (approfittando della momentanea assenza della carceriera: questa,
copiata
con la carta carbone). Abbiamo poi un terzo personaggio presente,
rappresentato da un gattone rossiccio (sul cui destino non mi esprimo o
bollerei questo episodio come aberrante) che viene sfamato a... teste di
pesce.
Ed è immancabile l'elemento terzo umano la cui apparizione non è telefonata,
ma addirittura annunciata ai più smaliziati con le trombe di Gerico. Quindi,
tutto è da buttare? Tutt'altro, l'episodio si configura come uno dei
migliori di questa collezione, che al di la della trama derivativa vanta
caratterizzazioni non orribili come altrove e qualche momento di tensione
riuscito. Peccato il finale non sia a mio avviso all'altezza. [FB] |
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[DELIVERED] DI E. TAMMI, CON
N. PAUL, T. MAJORINO, THRILLER, USA, 2020, EP08 di 12, 76' CAD', 2.35:1 |