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"thriller prodotto da Sam Raimi che parte così-così, ma ingrana presto la marcia"

 

 

Dopo aver percorso un bosco, attraversata una pietraia e raggiunta la vetta di una montagna, una giovane donna viene dissuasa a compiere il gesto estremo, non avendo potuto metabolizzare la morte del figlio... Sam Raimi è stato noto in passato per aver prodotto filmacci, contrariamente ai capolavori che ci ha saputo regalare in prima persona. Dopo il suo ritorno in pompa magna nella MARVEL ecco anche vederlo riprendere l'attività come produttore. Questa volta azzecca il film, "Don't Move" dopo un avvio sontuoso sotto l'aspetto panoramico, ma loffio sulla narrazione, sterza di brutto e cresce via via che la storia procede. Dopo i primi 10-15 minuti arriva la sorpresa, che da il via alla vicenda. Non voglio davvero spoilerare, anche perché ritengo il film debba essere fruito senza la rivelazione che innesca l'azione. Mi limiterò perciò a parlare di come questa pellicola cambi pelle, vestendosi ora di thriller, ora del genere "survival" cadenzato dall'orologio sportivo da polso settato in modalità "countdown", e mettendoci dentro anche un pizzico d'azione che però non si fagocita tutto il resto, come spesso vediamo accadere. Bosco, con la scena del formicaio oggettivamente ben resa, dopodiché le rapide in stile  UN TRANQUILLO WEEK-END DI PAURA  seguito da una svolta che davvero nessuno avrebbe potuto prevedere. L'attrice, spiace dirlo, ma è l'elemento meno convincente, dato che appare più in parte quando la vediamo in stato catatonico. Non è certo un difetto trascurabile questo, ma se l'empatia fatica ad innestarsi, la regia è brava a giocare di rippiatto, sterzando dove non ti aspetteresti. Molto più in parte è Finn Wittrock che ci ricordavamo nella serie di Ryan Murphy sulls  RATCHED  che fonteggiava Jack Nicholson nel colossale capolavoro di Formann. Parecchio serrata l'ultima parte, con un finale gorissimo (e ridanciano). [FB]

 

[ID] DI B. NETTO & A. SHINDLER, CON K. ASBILLE, F. WITTROCK, THRILLER, USA, 2024, 91', 2.39:1

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