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RELIC |
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"la storia di un visionario in un film francese ambizioso ma poco emozionante" |
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Durante una cena, Gustavo Eiffel ritrova la fiamma della sua vita. E' proprio nella stessa sera che andrà a proporre il suo progetto di torre in ferro in occasione dell'inaugurazione della fiera delle invenzioni di Parigi... Visto con Gondry, l'attore francese Romain Durris è il protagonista di questo biopic su Gustavo Eiffel, il progettatore del più famoso monumento di Parigi con Notre Dame, e unico vero simbolo della Francia, paese notoriamente parco di monumenti (nel senso che le mancano proprio!). La "curavatura", la struttura a "griglia" per restistere rispettivamente al vento e ai forti temporali, contro petizioni, proteste e timori di una lunga schiera di invidiosi e quant'altro, passando per le divergenze costruttive, sino al taglio dei fondi da parte dei finanziatori. La figura che emerge è quello di un "visionario" che contro tutto e tutti credeva fermamente in ciò che credeva e che rivoluzionò in qualche modo anche i metodi costruttivi servendosi di pistoni idraulici riempiti di sabbia. In questa storia si innesta la vicenda sentimentale che vede una ragazza innamorarsi del protagonista, e andare a capitolare causa un incidente conseguente alla contrarietà della famiglia di lei al matrimonio. Per i due che si ritrovano casualmente dopo parecchi anni, la fiamma è tutt'altro che spenta, e anzi si riaccende con vigore nonostante lei sia stata nel frattempo costretto ad un matrimonio concordato. Dal punto di vista cinematografico ci troviamo dinnanzi ad un'opera ambiziosa, sicuramente riuscita a tratti (la fatidica messa in quadro del "primo piano", la rivelazione finale: la torre ha la forma di "A" in onore ad Adrienne, eterno amore dell'ingegnere) non riesce però a emozionare come vorrebbe, insistendo troppo sul feuilletton. 31 marzo 1889: l'inaugrazione. "La guardi con quegli occhi, come un uomo guarda una donna!". [FB] |
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[ID] di M. BORBOULON, CON R. DURRIS, E. MACKEY, BIOGRAFICO, FRANCIA, 2021, 108', 2.35:1 |