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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"incredibile, ma la poetica serie animata di Matsumoto parlava nel '77 di transumanesimo"

 

 

Nel 2021 esiste una grande città climatizzata chiamata Megalopolis dove vivono solo ricchi modificati con corpi robotici in grando di vivere 2000 anni. Intorno solo un lungo inverno e poveri che vengono cacciati dai ricchi come selvaggina. Un ragazzino di 10 anni perde così la madre davanti ai suoi occhi, ma viene soccorso da una bellissima ragazza dai lunghii capelli biondi che gli regala un biglietto per un treno spaziale in cambio della sua compagnia... Ambientato durante un viaggio siderale compiuto su un treno a scompartimenti volante diretto verso la Galassia di Andromeda, il "Galaxy Express 999" vola e va... come cantavano gli Oliver Onions nella malinconica canzone dei titoli, malinconica quanto lo era il racconto. La storia di questa lunghissima serie a cartoni animati creata da Leiji Matsumoto va a intrecciarsi a fase alterne con un'altra grande creazione dello stesso autore, ovvero  CAPITAN HARLOCK  attraverso fermate presso stazioni orbitanti e mondi sempre più strambi. La poetica dell'autore è bene espressa dall'immagine di questo treno, dall'aspetto assolutamente tradizionale, una "transiberiana" (e la bionda 'Maisha' ha il colbacco in testa) in grado di volare. Incredibile ma vero, una tematica importante della serie, che conta quasi mezzo secolo rispetto all'oggi è quella del "transumanesimo": fusione tra uomo e macchina tornato oggi alla ribalta per una non meglio identificata "nuovo normalità". Il piccolo protagonista che già nel pilot vendica la morte della madre facendo strage dei carnefici (!) e nell'ultimissima puntata!) l'identità del misterioso "controllore" senza volto, nonché il ruolo della bella ragazza con il colbacco sul capo. Date le tematiche decisamente adulte non lo avevo ben compreso da bambino, forse perch* il pessimismo che attraversava come una lama ogni puntata creava in effetti poca empaia. Recuperato oggi, è uno degli anime meglio realizzati di sempre. [FB]

 

di L. MATSUMOTO, ANIMAZIONE, GIAPPONE, 1977, 113 EP DI 24' CAD, 1.35:1