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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"poca trippa e tanta noia"

 

 

Un magistrato incaricato di fare luce sullo stupro di una ragazzina. L'accusato afferma che il rapporto era consensuale e anzi, rincara, aggiungendo che avrebbe poi chiesto una grossa somma di denaro per non inguaiarlo. Le certezze dell'uomo di giustizia s'infrangono sotto la triste realtà di un'umanità allo sbando... Antiniska Memour è la "minorenne" evocata dal titolo del film "Il Giudice e la Minorenne". La narrazione parte dallo scambio di sguardi tra due ragazze, al cimitero; dopo di che: si entra nel vivo del "genere", con un inseguimento per le vie cittadine tra polizia e rapinatori. Poi, dopo questo incipit, si entra nel vivo. Efficace il racconto che fa Piero Marrazella sull'accaduto che vorrebbe essere stato "provocato" dai modi della ragazzina che poi l'avrebbe denunciato per violenza sessuale. Il  magistrato cui presta il volto Chris Avram avrebbe poi optato per incrimiminare tutti quanti, anche la ragazza per adescamento e la madre per complicità, non gli fosse state recapitata una lettera anonima con una chiara minaccia ai suoi danni, Quel che ormai ha realizzato è un'ondata di depravazione che pare dilagare anche alle coetanee amiche della figlia, tanto che una di queste ci proverà proprio con lui.  Detto così sembra interessante, ma il film gira a vuoto e la sceneggiatura sembra un puzzle scomposto senza che nessuno abbia veramente la volontà di rimettere i pezzi a posto. La Navarro, aka Susan Scott, è sempre caldissima e si getta sembra con grande partecipazione alle scene roventi. Nel cast anche un giovanissimo Teocoli, proprio nel ruolo dell'amante della Navarro, che nei titoli compare con il nome di "Theo" con l'acca. Sara questo il motore a muovere il magristrato verso una decisione finale spropositata, se non proprio assurda, tanto meno motivata dai fatti. Musiche, ovviamente melodrammatiche (!) dei fratelli Reitano. Poca trippa e tanta noia. [FB]

 

di F. NUCCI, CON N. NAVARRO, C. AVRAM, A. NEMOUR, P. MAZZARELLA, POLIZ/EROT, ITA, 1974, 90', 1.85:1