F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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I PREDATORI DELL'ARCA...
LUPO MANNARO AMERICANO
1997 FUGA DA NEW YORK
SOGNI D'ORO
EXCALIBUR
POSSESSION

BRIVIDO CALDO
BLOW OUT
L'ULULATO
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FITZCARRALDO
SCANNERS
LA CRUNA DELL'AGO
IL POSTINO SUONA SEMPRE...
FANTASMA D'AMORE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"inusitata violenza già assimilabile a quella del futuro 'Ken' per uno degli ultimi robottoni"

 

 

In un'era in cui la Terra rappresenta la punta di una federazione galattica, la minaccia giunge ancora da alieni cattivissimi, uomni-bestia capeggiati da un crudele imperatore. Cinque esploratori spaziali raggiungono la Terra e la trovano devastata. Fatti prigionieri, riescono a fuggire e riparare su un pianeta dove verranno scelti per risvegliare altrettanti leoni robot lì sepolti per volere di una dea, che uniti formeranno un robot... Sorte vagamente simile a quella toccata a  CORAZZATA YAMATO  rinominato dagli americani "Starblazers", quella toccata al nipponico "Golion", che -possiamo dire- ha vissuto una seconda vita con il titolo yankee di "Voltron". Ecco, quello giunto in Italia nel 1986 è un adattamento di una serie giapponese, comparsa sempre nel belpaese del goga-mi-goga (l'era Craxi e del secondo boom economico) di questo cartoon nella sua versione originale, giunto nell'82, quindi quattro anni prima. Io vidi questa versione per fortuna. Del resto, la versione americana è censurata, epurata in parte della violenza, e quindi va cassata ad oltranza e spiace se i bambini della "Grande Democrazia" (dei miei cojions) non abbiano potuto godere della versione completa. Caratteristica del mecha (uno degli ultimi robottoni) frutto dell'unione di cinque leoni meccanici pilotati da altrettanti piloti, era la sua possenza. Ricordavo e confermo qui la presenza di nemici ben caratterizzati, sicuro eredi di quelli di   JEEG   dall'aspetto demoniaco, tanto quanto lo sono i mostroni che vengono di volta in volta schierati contro, anche di aspetto, tanto che all'epoca cercavo di riprodurli con la "Micronite". Si ricorda ancora quell'assurda sigla, che recitava in apertura: "go, go, it's time to go", proseguendo poi solo musica, ad opera del nipote di Mino Reitano (!) Disegni ben fatti, già vicini allo stile del futuro   KEN   Curiosità: solo nel 4a episodio vedremo il robot costituito dall'uniione dei leoni, presentato brevemente nel prologo. [FB]

 

[HYAKUJUO GORAION] di S. YATSUDE, ANIMAZIONE, GIAPPONE, 1981, 52 EP DI 22' CAD, 1.35:1