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T R A I L E R

   
 

"come può risultare tedioso un film con cecchino e ostaggi? Semplice: Damiani alla regia"

 

 

Agente CIA a Roma mentre esamina la fattibilità di un colpo di stato in Africa viene tirato dentro ad una vicenda spinosa: un cecchino omicida asserragliato in una camera d'albergo con dentro due ostaggi... Damiano Damiani, nonostante la notorietà raggiunta dirigendo le prime stagioni dello sceneggiato di successo  LA PIOVRA  non ha mai dimostrato particolari doti nel dirigere, avendo all'attivo l'indefinibile filmaccio con Alberto Tomba e la Hunzigher: roba dell'Altro MNondo. Anche in "Goodbye & Amen" le scene che ti domandi "ma che cazz?!" non mancano, vedasi il momento in cui l'attorucolo che fa coppia qui con Claudia Cardinale ("lei è una bella donna, ma perché diavolo si fa fottere da uno stronzo simile?", "mi piace!") inizia a tossire forzatamente per insospettire la polizia presente nella loro camera d'hotel, al fine di segnalare la presenza di John Steiner, qui nei consueti panni del pazzo (e cecchino). E poi quell'altro. dove la Cardinale "fa fare pipì" al compagbo legato al letto ("non mi disturba! ho fatto un corso da infermiera!", ahahaha). Poco pià che un cameo (à la compagna di Wolfango Soldati) per la giovane Gioia Scola, che dopo l'esordio nudissimo (!) in  SUGGESTIONATA  si limita qui a mostrare le 'sise' Ci si chiederà: come far risultare tedioso un film con ostaggi e pazzi fuori di testa? Semplice: afffidare la regia a Damiani. Rimpensandoci su, un film decente Damiani l'ha diretto:   GIROLIMONI   ma qui proprio non riesce minimamente a gestire un film che sin dalle prime battute appare loffio, stanco oltreminura: un vero sfinimento per il sottoscritto guadagnare nello stato vigile i titoli di coda. Alle musiche, raramente così puerili e inconsistenti, i fratelli De Angelis, in arte gli "Oliver Onions", che plagiano "Eloise" di Barry Ryan, almeno nel main theme. [FB]

 

DI D. DAMIANI, CON T. MUSANTE, C. CARDINALE, J. FORSYTHINE, G. SCOLA, POLIZ, ITA, 1978, 104', 1.35:1