|
|
●●●●
V PER VENDETTA |
|||||||
"da un iraniano naturalizzado danese, un film crudo e realista su un serial killer di prostitute" |
|
||||||||
Una giornalista giunta per un servizio su un killer di prostitute giungerà a fingersi una di loro per catturarlo... Presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Cannes, "Holy Spider" dell'Ali Abbasi di BORDER CREATURE DI CONFINE è un thriller cupo, nero, ambientato nell'Iran del 2011. Certo, va premesso che, per ovvie ragioni, parlando malissimo della situazione legale e soprattutto religioso nonché umana di un paese considerato ancora oggi "canaglia" dall'Occidente come l'Iran, hanno concorso alla sua realizzazione molti paese eccetto quello in oggetto. E difatti pare che a Teheran si siano parecchio incazzati. Ispirato ad un fatto realmente accaduto, ci parla di un serial killer di prostitute che si erge a "Mano di Allah" ripulendo le strade dalle donne di vita. La sua famiglia, composta da moglie devota e ben tre figli, è ovviamente ignara del "secondo lavoro" del muratore, che approfitta ogni volta dell'assenza dei suoi cari per tradurre nella sua abitazione la sua nuova vittima. Ben sedici ("quasi diciassette..." avrà a dire) le sue vittime, facendone perciò uno dei maggiori assassini seriali della storia. "Il Ragno" così com'è stato battezzato dalla Stampa con la quale intrattiene colloqui ogni qualvolta sente il dovere di "segnalare" l'ubicazione del corpo dell'ultima vittima, si sente a suo modo sicuro, considerato lo stato della Giustizia nel suo Paese che sembra non fare molto per catturarlo. La giornalista d'assalto dal volto di Zer Amir Ebrahimi, premiata con la Palma per la migliore interpretazione femminile andrà a cercare di rivitalizzare la Giustizia. Gran realismo: merito anche dell'attore che da il volto all'assimo: Mehdi Bajestani: luciferino e umano allo stesso tempo. Oltre alla scena madre con i due impegnati, verrà un finale che terrà tutti con il fiato in sospeso, sino al finale ultimo di rara crudeltà nel dipigengere attraverso "la finzione", la perpetuazione della violenza attraveso i bambini. [FB] |
|||||||||
[ID] DI A. ABBASI, CON Z. A. EBRAHIMI, M. BAJESTANI, DRAMM/THRILLER, USA, 2022, 118', 1.85:1 |
-