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"Cinema horror italiano? Ci risiamo..."

 

 

Madre dedita alla parentale, tiene in una stanza di casa un qualcosa che nessun altro deve o può vedere... Cinema horror italiano, oggi? Ci risiamo. Strombazzato come "rivelazione", "horror italiano dell'anno" (sì, e gli altri?!) "Home Education" dimostra, se ancora ce ne fosse bisgono, di come in Italia non conoscano più la regola basilare sul come fare un "bel cinema": la sceneggiatura, questa sconosciuta. Sarebbe un bel titolo ci fossero ancora Monicelli, o Risi, o qualunque altro cineasta indimenticato i cui film si ricordano ancora oggi, quasi battuta per battuta, tanto erano scritti bene. Qui, al solito, abbiamo l'idea di partenza, nemmeno originalissima, ma stuzzicante, e BASTA. Dire che l'esordiente Andrea Niada vanta una certa destrezza nella menssinscena, e disponeva nientemeno che di Julia Ormond. Costei non sarà la Magnani, ma almeno sa il mestiere e difatti è l'unica cosa che funziona in un horror che vuoe essere di atmosfera ma che va oltre la mezz'ora, dopo di che si mette a girare a vuoto. Scommetiamo che gli autori conoscono il plagio americano e non l'originale  ZEDER  di Pupi Avati? Sì, perché oltre all'idea iniziale che pare anche un po' caricarsi del gotico hammeriano (chi si ricorda de il "Fischiamorte" de   IL CLUB DELL'ORRORE  ?) con il "richiamo" usato per guidare le anime dei morti verso "casa", per potersi reintrodurre nelle spoglie mortali, beh... non era per niente male. E le atmosfere con i boschi solcati da nebbia facevano il loro sporco lavoro. E allora? Non va tutto il resto, a iniziare da una giovane protagonista che sgrana gli occhi, il metallaro con la faccia strana che si poteva utilizzare 1000 volte meglio, la mancanza totale di una colonna sonora che contenga anche solo "una nota" (ma CAZZO! quelli che ignorano l'ABC iniziano a irritarmi sul serio!) tralasciando le sbavature di una CGI evitabile (il topo digitale nun se po' vede') ancora una volta, dobbiamo dire: non-ci-siamo! [FB]

 

DI A. NIADA. CON J. ORMOND, L. PAGE, R. FASANO, HORROR, ITALIA, 2023, 95', 2.39:1

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