F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½            LPSB

AMARCORD
LA STANGATA
ROBIN HOOD
VOGLIAMO I COLONNELLI
IL DORMIGLIONE
L'ESORCISTA

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I CORPI PRESENTANO...
PERCHé QUELLE STRANE...
LA MORTE HA SORRISO...
SUSSURRI E GRIDA
LA GRANDE ABBUFFATA
LE DUE SORELLE
SERPICO
PAPILLON

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il feouilleton tratto dal romanzo di Carolina Invernizio è sceneggiato da Pupi Avati"

 

 

Fratellastri, essendo lui nato dal secondo matrimonio della madre, sono contrastati dal padre di lei, che comunque, in breve ci lascia le cuoia. Lei si sposa trasferendosi in una Venezia invernale e infernale, avvolta dalla nebbia. Dopo essere scampato alla morte per l'aver difeso l'onore di una misteriosa danzatrice di teatro che lo plagia, partecipando a cerimonie sataniche, e a contribuire all'avvelenamento della moglie... Tratto dal romanzo "Il Bacio di una Morta" della scrittrice cuneese Carolina Invernizio (quella de "La Sepolta Viva". l'anno prima trasposto per il cinema da Aldo Lado) "Il Bacio" di Mario Lanfranchi, da non confondere con l'omonimo (e contemporaneo) di Carlo Infascelli, realizzato lo stesso anno, vede una versione più "dark", con risvolti orrorifici, tutti dovuti dalla stesusa della sceneggiatura ad opera -sorpresa!- dell'esperto Pupi Avati. Quello che di lì a 3 anni avrebbe (co-)scritto e diretto il capolavoro del gotico contemporaneo  LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO  Si legge poi che l'aiuto regista sarebbe stato anche un certo Lamberto Bava. IL contorno è comuqnue da melodramma in costume, un feuilleton condito di dialoghi che qualcuno potrebbe a buon ragione ridurre a "stronzate romanticoidi". La Giorgi è diafana, e il cast è impreziosito anche dalla Cortese e da Girotti, e c'è pure Gianni Cavina (il becchino) ma l'incedere è un po' troppo lento (l'interminabile ballo della seduzione, alla Salomé). Musiche di Piero Piccioni, con qualche "plagetto" (un po' troppo scopiazzato, dalla "Bacchanale" di Saint Sains il brano della Beswick nelle vesti della danzatrice masochista del numero "infernale" nel teatro) qualche sprazzo mysterico (a commento delle calli veneziani avvolte da una fitta nebbia, nella prima visita alla villa della contessa "alla Blavatsky" della Cortese, custode di sigilli infernali) pre-Ortolani. Risi rielaborò tutto nel notevole e sottovalutato  FANTASMA D'AMORE  [FB]

 

DI M. LANFRANCHI, CON E. GIORGI, M. BONUGLIA, M. BESWICK, DRAM/HORROR, ITA, 1974, 107', 1.85:1