F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●● ½

C'ERAVAMO TANTO AMATI
FRANKENSTEIN JR
PROFUMO DI DONNA
FANTASMA DEL PALCOSCENICO
SUGARLAND EXPRESS
IL PROFUMO DELLA SIGNORA...

NON APRITE QUELLA PORTA
L'ANTICRISTO
SPASMO

NON SI DEVE PROFANARE...
IL PADRINO PARTE II
CANI ARRABBIATI
DOSSIER ODESSA
CHINATOWN
L'ENIGMA DI KASPAR HAUSER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"la Araya mai più così nuda in una storia più articolata del solito"

 

 

Un uomo porta con sè un giovane in un isola che condivide con una mulatta. Lei gli propone di farlo fuori... Enrico Maria Salerno entra in scena prendendo un sacco di botte: suo, un personaggio dal passato e dal presente turbolento. Per questo si è rifugiato su un'isoletta piccolissima e sperduta, che condivide con una bellissima giovane mulatta. Trattasi dell'eritrea Zeudi Araya, figlia di un diplomatico, e lanciata in Italia dov'era in visita verso una carriera cinematografica dopo  LA RAGAZZA DALLA PELLE DI LUNA  nel genere che in quel della prima metà degli anni '70 andava per la maggiore: gli erotici esotici, genere che avrebbe avuto un ultimo colpo di coda con Joe d'Amato. Ne "Il Corpo" troiviamo invece alla regia il pigmalione della "venere nera", ovvero Luigi Scattini già dietro alla mdp per il suo esordio. La storia prevede poi, complice la presenza di Mann, il classico "triangolo maledetto"; non quello delle "Bermude", bensì la situazione da  IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE  In pratica il giovane aitante catapultato nel menage stantìo o sofferto. In questo caso siamo in quest'ultima specifica, datosi che la figura di Maria Salerno vede la ragazza patirne le angherie (una sodomizzazione sotto costrizione) più che altro conseguenti al non sporadico stato alcoolico. più che ad una malvagità intrinseca. Lei costringe perciò l'ultimo arrivato ad affrontarlo, simulando un conflitto a fuoco dopo una rapina. La regia, pur scadendo sovente nella "cartolina", seppur in maniera meno pesante rispetto al primo film con la Araya sopra menzionato, oltre a puntare l'obiettivo sul "corpo" in oggetto, rivelando l'alttraice più nuda che mai (celebre la corsa sulla battigia) crea un maggior interesse con una trama più articolata (tanto che la resa dei conti giunge comunque inaspettata nella sua crudeltà). Partecipazione di Carroll Baker nel ruolo della vera moglie di Salerno, che qui sparerà le ultime cartucce. [FB]

 

DI L. Scattini, CON E. M. SALERNO, Z. ARAYA, R. MANN, C. BAKER, HORROR, ITALIA, 1974, 90', 1.85:1