F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●● ½

V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

T R A I L E R

   
 

"Peter Strickland confeziona un incubo kafkiano che cita Lynch e Argento: da uscirci pazzi!"

 

 

Madre frustrata pubblica un annuncio su una rubrica di incontri e si presenta all'appuntamento con un vestito nuovo di zecca: traglia 36 che incredibilmente le sta a pennello, lei che non vanta di certo quella taglia. Il vestito è acquistato in uno strano negozio di confezioni, e lì  realizzerà che l'unica altra persona che l'ha indossato è morta in un incidente stradale. Costei cadrà entro poco in un incubo kafkiano agghiacciante... Davvero un oggetto particolare questo "In Fabric", prodotto da Ben Weatley, e scritto e diretto dall'inglese Peter Strikland. Ci troviamo tra le mani un prodotto non certo per tutti, ma che manderà in brodo di giuggiole i Cinefili puri, oltre ai fan del Lynch di  STRADE PERDUTE  e l'Argento di  SUSPIRIA  e  INFERNO  Tante, tantissime, le cose che rimandano a questi tre capolavori: il delirio kafkiano che coinvolgerà i due protagonisti (come nel film del buon David) l'una nel primo tempo (l'attrice di colore Marie Jean-Baptiste) e l'altro nel secondo (l'allampanato Leo Bill) tra sogno (meglio, incubo) e realtà, e la megera (sono in quattro in tutto, ma quella interpretata da Gwendoline Christie ha le fisic-du-role della 'Mater Sospiriorum') sicuro dedita a pratiche stregonesche aggiornate ai tempi, e diffuso tramite il vecchio tubo catodico attraverso spot subliminali. Già dall'incipit e dai titoli di testa subito godiamo per musiche ipnotiche che parrebbero scritte da un Cipriani redivivo (nelle note: by Cavern of Anti-Matter, ndr) con un gusto dei colori forti di grande impatto e un caleidoscopio registico che usa i prisma (!) e le riprese in macro (Argento). Cataloghi di moda come manuali di magia nera, manichini masturbati a favore di un demonio guardone, lavatrici impazziete,spot ipnotizzanti, e un inferno dantesco a cerchi concentrici sotterranei di eterni lavoratori-schiavi a gratis. E ovviamente, lui, il "vestito assassino". Ce n'è di che uscirci pazzi. "Tu che mi indosserai, mi conoscerai". [FB]

 

[ID] DI P. STRICKLAND, CON M. JEAN-BAPTISTE, G. CHRISTIE, L. BILL, HORROR, uK, 2018, 119', 2.40:1

-