|
Due luoghi distanti: una prigione di massima
sicurezza dove un uxoricida in attesa di essere giustiziato viene
chiamato a risolvere casi complicati, e
una cantina in Inghilterra, con dentro un segreto inconfessabile... Ritorno di David Tennant, che ricordiamo ancora nelle tre stagioni di
BROADCHURCH
nel ruolo di un prete protestante,
con un figlio e un segreto da difendere che comporta un drammatico (ma anche
grottesco) effetto domino che finisce per travolgerlo. Tennant, già
somigliante di suo ad un Nanni Moretti "splendido quarantenne", è in abiti
talari tale e quale la sua controfigura. La produzione di "Inside Man"
(niente a che vedere con l'omonimo film di Spike Lee) è inglese e si sente,
oltre che si vede: prendiamo ad esempio il magnifico confronto che
comporterà l'uso inusitato della (appunto) "cantina": un confronto che pare
seguire alla lettera il modello Kubrick (Jack VS Wendy) diretto con mano
sapiente. Dall'altro capo dell'oceano ci sta Stanley Tucci, in un ruolo
già da lui rodato con Peter Jackson, ovvero quello del maniaco (con i dovuti
distinguo) che deve pagare lo scotto di aver ammazzato la moglie, ma viene
utilizzato (finché possibile, dato che è nel "braccio della morte") per
risolvere enigmi che gli inquirenti reputano insoluti. Solo 4 puntate, pur
di un'ora ciascuna, su un mood che con una certa originalità fonde due modi
diversi di pensare alle serie tv: la storia ambientata nel carcere
dell'Arizona ha un carattere più ridanciano, mentre quella inglese più
spiccatamente drammatico. Dopo l'inaspettata chiusa della 2a puntata si
passa ad una 3a dove i nodi iniziano a stringersi sul vicario di Tennant,
tra decisioni avventate e azioni ancor più sbagliate che si affastellano
l'una sull'altra, che andranno verso direzioni ancor pi+ disastrose negli
ultimi due episodi. Notevole sceneggiatura, humor nero, gran prova dei due
istrioni con qualche eco in Mike Leigh style. [FB] |
|
[ID] DI P. MC GUIGAN, CON D. TENNANT, S.
TUCCI, D. WELLS, THRILLER, UK, 2023, 4 EP DI 55' CAD, 1.85:1 |