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"filmone di Martin Scorsese che i bimbominkia dicono sia 'lento'... come il loro cervello"

 

 

Di ritorno dalla 1a Guerra Mondiale, ragazzotto viene spinto dallo zio magnate a sposare una ricca indiana... Un film di Martin Scorsese, è oggi più che mai "un piccolo evento". Considerato anche che il suo ritorno coincide sempre peraltro con il ritorno di Robert de Niro a un qualcosa che non sia "Nonno Scatenato", e che in "Killers of the Flower Moon" vede puer Leaonardo di Caprio, allora proprio ce lo possiamo perdere. Sono trascorsi anni da  IRISH MAN  che aveva segnato un sodalizio subito interrotto tra il Maestro e 'Netflix'. Era quello un lavoro che non mi aveva fatto ribaltare dalla sedia, e a dirla tutta: non è che me lo ricordo granché (c'era De Niro ringiovanito al computer). Viceversa, questa volta, ci troviamo davanti ad un lavoro molto riuscito, quello che un tempo si sarebbe definito "un filmone", e che oggi certi bimbominkia tacciano di "lentezza", mentre ad essere 'lento' è probabilmente solo il loro cervello. Scorsese imbruttisce Di Caprio (che monta su un broncio che ricorda quello del Billy Bob Thornton dell'Oscar) e restituisce un De Niro nuovamente luciferino. Formalmente, la storia potrebbe essere quasi una specie di remake di  QUEI BRAVI RAGAZZI   ambientato però negli anni '20, dove non si parla ancora di 'mafia' ma di massoneria. Ancora una volta, il Maestro critica la società americana, parlando di questi loschi figuri come "cattivi, avidi e senza scrupoli come gli ebrei", capaci di pianificare una strage di indiani dei tempi recenti, al fine di ereditarne terre e averi. Parliamo dei discendenti degli indiani ricchi e civilizzati, proprietari di terre che danno il petrolio, per intenderci, e l'idea del delinquente (oggi si direbbe filantropo) interpretato da De Niro è quello di far sposare a famigliari maschi le sorelle indiane più ricche del paese. L'epopea necessita una narrazione lunga quasi 3 ore e mezza, che Scorsese divide idealmente in 3 parti; l'arrivo di Di Caprio e il suo "tirocinio", gli omicidi (grand guinolesco quello al tritolo) e la fase finale processuale, e di "redenzione". Ma non esiste delitto senza castigo. Lento? Ma fatemi il piacere! Il cameo di Scorsese in coda? Oh, mica vorrai lasciare?! [FB]

 

[ID] DI M. SCORSESE, CON L. DI CAPRIO, R. DE NIRO, L. GLADSTONE, DRAMMATICO, USA, 2023, 206', 2.40:1

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