F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"speriamo che sia... ma proprio non è"

Docente dei Beni Culturali con un matrimonio in vista, viene incaricata di restaurare un affresco in un grande casale in Toscana. Qui ha un colpo di fulmine per il figlio sordomuto della Contessa nonché proprietaria... Cantavano I Gatti di Vicolo Miracoli: "voglio riscaldare mezza Alaska e farmi il bagno nella vasca dove sguazza Raquel Welch... etciù". Qui abbiamo la figlia. "La Bocca" è un film finto-erotico con la regia di Luca Verdone che scopiazza a destra e manca  SPERIAMO CHE SIA FEMMINA  del sommo Mario Monicelli: la domestica tuttofare che pare il clone stinto della grande Athina Cenci, un anonimo baffone che vorrebbe rifare la parte che era del buon Giuliano Gemma (è quello che vuole monetizzare, una volta decaduto il vincolo artistico) la minore incinta (qui, la figliad del fattore) e chiaramente il grande casale immerso nelle colline toscane. Il valore aggiunto, uno dei pochi dato che la recitazione di chi non vanta un mestiere della madonna è ridotto ai minimi termini, troviamo Claudine Auger (la mammona del bel tomo) ma soprattutto una sempre regale Alida Valli, qui in una delle ultime sue apparizioni nel ruolo dell'energica Contessa Madre. Di plagio in plagio si va a ravanare nelle meraviglie di Pietrangeli, rivelando un affresco del '400 nascosto sotto quello settecentesco. Massimo Bonetti nel ruolo di "Fabio", il fidanzato 'becco' della graziosissima Tahnee Welch: tanto bella, quanto incapace a recitare. Passano 70 minuti prima che si inizia a vedere qualcosa di vagamente erotico, 80 per la ''tenerella' nella crusca (!) e 90 per il rapporto orale che fece cassa di risonanza al film, dove in realtà non si vede nulla, solo un culo (maschile, sic!) in un film che vorrebbe... ma non può. Dire che in "Coocon" la Welch si concedeva ben di più, e quello era un film per famiglie (!) Erotismo parrocchiale. Almeno le musiche sono curate, seppur derivative (Satie) tanto quanto la fotografia. [FB]

di L. VERDONE, CON T. WELCH, C. AUGER, A. VALLI, R. HARVEY, M. BONETTI, EROTICO, ITA, 1990, 100', 1.85:1