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"l'ultimo Almodovar strizza l'occhio ad una digressione thriller che però non arriva"

 

 

Una fotografa quarantenne e un antropologo forense si conoscono per lavoro. Lei gli chiede un favore, una perizia, essendo interessata a dare sepoltura a suo bisnonno, secondo lei sotterrato in una fossa comune nel periodo della guerra civile spagnola. Tra i due scocca anche la scintilla. Presto incinta, lei incappa in una adolescente partoriente, figlia di un'attrice. L'antropologo, sposato, afferma di non essere certo che la neonata mostratale sia sua figlia. Uno scambio di neonati nell'ospedale? Il bebé è "un po' troppo etnico"... Pedro Almodovar costruisce la storia con i consueti tocchi di regia, avvalendosi di un uso del flashback intelligente e certamente mai gratuito, come spesso acacde nel cinema USA dove si 'pasticcia' la sceneggiatura... tanto per. Il primo di questi flashback conduce alla rivelazione della Cruz all'antropologo sul suo stato interessante. Ancora la sceneggiatura è uno dei punti forza del cineasta madrileno: la figlia della Cruz, non riconosciuta dal padre, spinge la madre ad un test genetico per stabilire senza ombra di dubbio l'origine biologica. Il risultato sarà sconcertante. Sempre al massimo il comparto tecnico, fra cui le musiche (quelle musiche originali, appositamente scritte, che il cialtronesco 'cinema nostrano si è dimenticato di usare, trascurandone l'importanza basilare) che il fido Iglesias spinge dalle parti di Bernard Herrmann, con archi mysterici. Qua e là si strizza l'occhio ad una digressione thriller che però non arriva mai. Del resto, all'autore sta a cuore una sorta di pacificazione morale di comodo che porta alla luce, al pari dei resti mortalii nel finale ultimo (che in uno svolazzo di regia vediamo vestiti e ancora 'incarnati') un passato che inevitabilmente chiedeva giustizia. Qui, il parallelo evocato dal titolo "Madres Paralelas" che vuole la Cruz percorre un vero e proprio itinerario di pacificazione, con sé medesima, in primis. [FB]

 

[ID] DI P. ALMODOVAR, CON P. CRUZ, A. SANCHEZ-GJION, DRAMMATICO, SPAGNA, 2021, 123', 2.40:1