F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 2 0        2 0 2 1        2 0 2 2        2 0 2 3        2 0 2 4       2 0 2 5        2 0 2 6        2 0 2 7        2 0 2 8        2 0 2 9        >

 

●●

V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

T R A I L E R

   
 

"un brutto horror messicano, nonostante buone premesse ed Eduardo Noriega"

 

 

Antefatto di 30 anni prima: l'esorcismo di un bambino va a finire male, e il prete si libera dello sfortunato, pur notando che è ancora vivo: lo getta giù da una riva, in periferia. Passano gli anni e lo stesso oggetto che aveva provocato quella possessione va a colpire una ragazzina. Il prete accorso fa coppia con uno strano tizio che pare un cowboy, che altri non è che il bimbo cresciuto, che ha raggiunto una simbiosi con l'ospite... Lo dico? "La Marca del Demonio" (che sarebbe, tradotto, "Il Marchio del Demonio", a rievocare la Hammer) è un brutto film messicano, non orrendo proprio ma... sì, brutto forte. Ed è un peccato perché la cornice c'era, vedasi gli splendidi titoli di testa con i luoghi della storia sorvolati dall'alto e bene espressi in una fotografia convincente, e pure le musiche orchestrali (seppur derivative dal Williams mysterico dell'"Arca) ma tutto il resto proprio non funziona. Lo spettatore esce dalla sospensione dell'incredulità già nella prima mezz'ora, dopo che viene mostrato il "Necronomicon" (identico a quello di Raimi) e le due sorelle leggono l'evocazione incuranti delle conseguenze, che dovrebbero ben conoscere dato che conoscono la fama del "libraccio" (lo chiamano con il suo nome, aggiungedo: "è il libro dei morti", cavoli!). L'esorcismo che seguirà a seguito della possessione demoniaca, seppur celebrato da due figure atipiche quali un sacerdote manesco, cui presta il volto l'Eduardo Noriega di  TESIS  e  APRI GLI OCCHI  dell'ispanicoAmenabar (tra l'altro, qualcuno ne ha notizie?!) e una specie di cowboy con cappellaccio nero che potrebbe, per causa indotta, combattere ad armi pari con il demone. Chiaramente dopo queste premesse, il clou dovrebbe arrivare dall'esorcismo, che invece si rivela confuso, grossolano, tanto che lo spettatore lo troverà  fastidioso, e non in senso buono. Tutto o quasi quel che è stato messo in campo risulta sprecato, buttato via. Dura poco, e menomale. [FB]

 

[ID] DI D. COHEN, CON N. O. MONASTERIO, E. RISCHEN, A. RUIZ, E. NORIEGA, HOR, MESSICO, 2020, 81', 2.40:1

-