F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 2 0        2 0 2 1        2 0 2 2        2 0 2 3        2 0 2 4       2 0 2 5        2 0 2 6        2 0 2 7        2 0 2 8        2 0 2 9        >

 

●●● ½

RELIC
ANTEBELLUM
L'UOMO INVISIBILE
STO PENSANDO DI FINIRLA QUI
The LODGE
THE HATER
IL GIORNO SBAGLIATO
ORIGINI SEGRETE
GRETEL E HANSEL
THE VIGIL
THE BABY SITTER KILLER QUEEN
SOTTO LO ZERO
INCISO NELLE OSSA
OFFERTA ALLA TORMENTA
THE GRUDGE

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"Conan il Vichingo"

 

 

Sfuggito dopo l'eccidio della sua famiglia, l'erede al trono di Norvegia, ancora bambino, dovrà ripartire da zero coltivando il sentimento di vendetta per anni. L'occasione gli si prospetta quando apprende che il suo obiettivo si trova ora in Irlanda. Si unisce così ad una nave che vi trasporta schiavi, fingendosi uno di loro... Ritorno in pompa magna (osannato dalla critica) per il Robert Effers di  THE WITCH  dopo lo sperimentale, e bellissimo  THE LIGHTHOUSE  riunisce per l'occasione i suoi due protagonista, Anya Taylor-Jones e Willem Dafoe (quest'ultimo in un piccolo cameo) trovando poi due nomi blasonati e mainstream quali Nicole Kidman e Alexander Skarsgaard, con  Ethan Hawks nel ruolo del Re di Norvegia. Parliamo di vichinghi, e la collocazione della storia si colloca intorno al X° secolo. "Ti vendicherò Padre, ti salvarò Madre, ti ucciderò Miolnjr": il mantra che ripeterà il ragazzino in fuga, solo, ai remi di un'enorme barcone, che come fu la "ruota del dolore" (che i bambini spingevano fino alla loro morte) per  CONAN IL BARBARO  lo motiverà e irrobustirà. Anja Taylor-Jones, per conto suo, si sottrarrà dallo stupro dell'usurpatore "spalmandogli" il mestruo sul volto. E' proprio al filmone di John Milius che si guarda, non solo per la storia in sé (che ne ricalca le tappe di maturazione dell'eroe, l'immancabile "catarsi", e l'amore dell'alleata che lo rinforzerà nel momento di bisogno) ma questo "The Northman", diviso in capitoli scritti in alfabeto runico, pur dignitosissimo, non si carica del pathos dell'omologo di Milius di 41 anni prima (!) non ha come frecce del proprio arco le creature e le trasformazioni nate dall'ingegno di Carlo Rambaldi, non ha le musiche (fantastiche) di Polidorious (qui, declassate per lo più a tam-tam e gong dissonanti). Si staglia nella memoria la sequenza del "gioco con in pallio la vita", e il momento della "rivelazione", che però era già in qualche modo stata annunciata. [FB]

 

[ID] di R. EGGERS, CON A. SKARSgARD, A. TAYLOR-JONES, N. KIDMAN, AZ/AVV, uSA, 2022, 137', 2.35:1