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"tra Lynch e Fellini, l'ultimo lavoro di Miyazaki è un viaggio attraverso l'elaborazione del lutto"

 

 

Rimasto orfano in periodo di guerra, un dodicenne deve sopportare l'arrivo d'una nuova moglie per il padre... A ben 10 anni da  SI ALZA IL VENTO  film che avrebbe dovuto essere l'ultimo di una carriera fantastica, il Maestro Miyazaki è tornato con "Il Ragazzo e l'Airone". Si tratta di un film molto affine al classico  LA CITTà INCANTATA  che per qualcuno rappresenterà la summa dell'autore, andando a condensare un po' tutte le tematiche care al regista giapponese. La storia è un romanzo di formazione, ma anche e soprattutto una elaborazione del lutto che ha colpito il ragazzo di docidici anni protagonista che ha perduto la mamma in un incendio e che compierà attraverso un viaggio ultraterreno entrando in una antica torre nella proprietà di famiglia in campagna (il padre è molto ricco e si è risposato con una donna che sta per dare alla luce un bambino) originatasi da un meteorite caduto dal cielo. E' questa una sorta di porta che conduce non solo al regno dei morti (citato apertamente dalla nave-isola che ricorda il celebre quadro del pittore dell'ottocento) ma che pure conduce ad una sorta di paradiso, dov'è una sorta di custode e deus-ex-machina del tutto. Il viaggio fantastico inizia senza soluzione di continuità seguendo un airone nel quale si cela un bizzarro figuro che, qualcuno l'avrà pure notato?- ricorda non poco la caricatore di Berlusconi ("sono un imbroglione perché devo sopravvivere!") si può collorare scenograficamente tra Lynch (c'è il tendaggio scarlatto, che conduce alla.. sala parto!) e Fellini (del quale riconosciamo un chiaro omaggio nella ripresa del volo nella prospettiva degli arti inferiori). Le immagini allegoriche non mancano (i perrucchetti, che con tutti i volatili qui, rappresentano "il pericolo") la ragazza che controlla il fuoco (che altri non è se non la madre del protagonista che deve ancora nascere) l'opera è notevole, ma non ha la carica poetica dei veri capolavori del passato. [FB]

 

[ID] DI H. MIYAZAKI, ANIMAZIONE, GIAPPONE, 2023, 124', 1.85:1

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