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V PER VENDETTA |
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ANTEPRIMA "film allegorico prodotto da Ari Aster che ci parla dell'assurdità del Potere" |
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I rappresentanti del G7 in Germania, durante la cena si accorgono di essere rimasti improvvisamente soli... Prodotto dall'Ari Aster di BEAU HA PAURA questo "Rumours" mi aveva interessato sin dalla notizia della sua lavorazione. Si parla di politica e... distopia, ma nel momento in cui siamo, ancor più che alla sua premiere al Festival di Cannes, potrebbe quasi trattarsi di una diretta da un qualche network, versione moderna della "Radio Varsavia" dei tempi bui. Insomma: la Nuova Normalità. Rivelare troppo di una trama che poi trama non è, poiché ci parrebbe quasi di aver a che fare con un nuovo INLAND EMPIRE ovvero un film senza sceneggiatura, dove gli attori, diretti dal demiurgo, quasi improvvisano le battate che gli passano per la testa in quel preciso momento. Una specie di 'Hellzapoppin" dei tempi morderni, dove la frenesia è però sostituita dalla lentezza pachidermica che vedono i 7 leader di un ipotetivo 'G5' in Germania, si trovano a dover fronteggiare... l'imprevisto. Le caratterizzazioni dei 7 minchioni sono molto pertinenti: abbiamo uno pseudo "Sleepy Joe" (Charles Dance) che si appisola ad ogni occasioni buona, seguito come un'ombra dal servilissimo Primo Ministro italiano (l'Antonio Lamorte del sempre eccezionale Rolando Ravello, quello del ROMANZO DI UN GIOVANE POVERO per capirci) un ridicolo e tronfio francese (in carriola!) il pannocchione canadese, l'anonimo giapponese, la nera donna forte inglese e naturalmente la padrona di casa, cui presta il volto una spassosissima Cate Blanchett. Si parte dalla visita tra il compiaciuto e il disgustato del corpo mummificato di un primitivo dell'età del Ferro con il membro appeso al collo, e il caravanserraglio dell'assurdo che si estende via via passanto per un cervello "grande come una macchina" nel bosco con la presidente dell'UE che vi si immola sopra (la Vickander) il bot-acchiappa-pedofili al telefono e lo zombie affrontato a bei discorsi che si prende un badile in testa. Finale pazzesco su musiche di Respighi ("Pini di Roma", ma verranno pure Rachmaninov con "Isle of the Dead" e Sibelius) col discorsone dal balcone, festeggiato dall'ecce homo con una gran sborrata. Pazzesco, complesso, e non per tutti i palati. [FB] |
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[ID] DI G. MADDIN, G. & E. JOHSON, CON C. BLANCHETT, A. VIKANDER, FANT/GROT, CAN, 2024, 104', 1.77:1 |
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