F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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PREDATOR
ROBOCOP
L'ALIENO
ARIZONA JUNIOR
ARMA LETALE
DA GRANDE
L'IMPLACABILE
BAGDAD CAFé
SALTO NEL BUIO
NON APRITE QUEL CANCELLO
LE STREGHE DI EASTWICK
SCUOLA DI MOSTRI
007 ZONA PERICOLO
I DOMINATORI DELL'UNIVERSO
BALLE SPAZIALI
THRILLER 2
"Aldo Lado si butta come altri prima di lui sul genere che 'tira di più', con la bella Fiona Gélin"
Fotografa al seguito del fidanzato in Medioriente in cerca di petrolio, appena può si ritaglia avventure sessuali a sua insaputa. In soldoni: lui è un cucciolone, lei un troione da competizione. Qualcuno la segue... Ora capisco dove viene quell'anomala attrazione verso quell'oca di Concita de Gregorio che, a quanto mi riferisce un'amica, è poi comune nella mia generazione tra i maschietti, afficionados di "Ciak" (Proibito) e di 'Blitz'. Sì, perché la protagonsita di "Scirocco" Fiona Gèlin (sorellastra di Maria Schneider!) è praticamente la sua sorela gemella, e si mostra qui nudissima per gran parte della durata della pellicola. La Gèllin dorme nuda senza lenzuola (!) poi si fa "prendere" da una guida turistica a dorso di un cavallo, poi si prodiga in un blowjob ad un bestione notato presso il pozzo petroligero ove lavora il fidanzato becco, e via così verso la pericolosa relazione di dipendenza sessuale con un barbuto dallo sguardo torvo, dalla grendi mani e bisessuale, che le fa scoprire la trasgressione estrema (bondage, l'esibizione per voyer, il threesome). Alla regia troviamo Aldo Lado, autore di uno dei più strani e inquietanti horror di sempre LA CORTA NOTTE che come altri prima (Lucio Fulci, Tonino Valerii) si butta nel genere che al momento "tira di più" (ehhh) ma si vede che predilige le dune sabbiose, i palmizi e la casbha rispetto agli incontri particolari della Nostra, patinati più di quanto aveva fatto Vanzina con SOTTO IL VESTITO NIENTE (di qui, Donaggio allo score, elettronico ma sempre raffinato e con un bel tema che si ritaglia lo spazio sui titoli di coda) unendo erotismo ed esotismo sul modello di BOLERO EXTASY Il finale è a dir poco delirante, con lei che evira il suo "carceriere sessuale" con una revolverata nelle palle, per sparire, e con lui, l'orsacchio (il terzo volto della "Smorfia" Enzo de Caro) che la ritrova, la sodomizza per vendetta e... vissero felici e contenti. [FB]
Di A. LADO, CON F. GELIN, EROTICO, ITALIA, 1987, 88', 1.35:1