F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LAPUTA CASTLE IN THE SKY
GROSSO GUAIO A CHINATOWN
ALIENS SCONTRO FINALE
HIGHLANDER
SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
THE HITCHER

IL NOME DELLA ROSA
LA MOSCA
MANHUNTER
FROM BEYOND
VELLUTO BLU
DAUNBAILò
IL COLORE DEI SOLDI
STAND BY ME
IL CAMORRISTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"voyerismo e lordume famigliare in un erotico che non si crede. In mezzo: un sedicenne paralitico"

 

 

Costretto su una sedia a rotelle un sedicene è circondato da una suburra famiglia che manco un baccanale... Prima scena stracult (stracuL?!) l'orrido baffone affetto da calvizie precox che nel pollaio rompe un uovo sulle chiappe di una prosperosa fattrice, per completare l'azione come potete immaginare. La scena viene osservata da un vetro rotto da Christian Borromeo (il ragazzetto di  TENEBRE  he ci ricordiamo tutti) costretto qui sun una carrozzina. Scopriamo di lì a poco che il toro da monta è il padre (Dino Strano) del disabile. Nemmeno l'unico strambo in famiglia, dato che la madre, giovane e bona che parrebbe sua sorella (Marisa Longo) si accoppia in vasca da bagno (ma fa male!) con il marito vizioso, e da ultimo la cameriera, che pare una pornostar, sculetta (Rita Silva) e gli vorrebbe fare "il bagnetto". E gli amici non sono da meno, con una coppia che copula nella sua cameretta e un'altra che gliela fa vedere dopo aver fatto pipì, per poi "fare da sola", tutto in sua presenza (!) Insomma, in quanto a morbosità, questo "Senza Vergogna" a firma Gianni Siracusa pare non essere secondo nemmeno ad un  MACABRO  Il Borromeo, del quale ricordiamo gli occhi da triglia e la non-recitazione varrebbe da solo la visione, dato che bene o male si trova sempre costretto a origliare, scrutare, spiare dal proverbiale buco della serratura, orbitare intorno ad un lordume famigliare che pare una suburra. Il peggio è che tutto lo trattano peggio che un cane quando lui... osa ("fai a farti fottere brutto storpio!"). E lo strillogne in tagline recita: "la prima volta è stato con mia madre" (!) Un film che non ci si crede, i dialoghi da fotoromanzo sporcaccione sono da sbellicarsi, che vede impegnato anche il buon Gabriele Tinti, evidentemente in ritardo sulle rate dell'affitto. Finale da-non-credere ("torna dentro di me!") commentato da note struggenti di sax soprano ad opera di Francesco Pintucci. [FB]

 

di G. SIRACUSA, Con M. LONGO, G. TINTI, D. STRATFORD, C. BORROMEO, EROTICO, ITA, 1986, 83', 1.35:1