F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 2 0        2 0 2 1        2 0 2 2        2 0 2 3        2 0 2 4       2 0 2 5        2 0 2 6        2 0 2 7        2 0 2 8        2 0 2 9        >

 

●●●

V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

T R A I L E R

   
 

"Amelio riporta alla luce la vicenda di Aldo Braibanti, rivelandoci un nuovo attore"

 

 

Docente, letterato e intellettuale, nonché esperto in formiche, dovrà pagare a caro prezzo la sua diversità... Se un film di Gianni Amelio, capace di piazzare da ultimo un gran bel film come  HAMMAMET  vada visto, come dire, "a prescindere", essendo il regista uno degli ultimi "buoni" sopravvissuti nella 7a arte a Bananas (capite perché è meglio "Hammamet"?) occorre rilevare che i tempi de  LAMERICA  capolavoro del Cristo senza se e senza ma, sono passati. "Il Signore delle Formiche", presentato in concorso all'ultima mostra di Venezia, ha fatto parlare bene di sè, e sicuramente piacerà e commuoverà anche, parlando di discriminazioni, dell'ipocrisia di Stato che ci mette sul podio forse solo un passo dopo i francesi (campioni del mondo) ma soprattutto presentandoci una vicenda umana, non tanto come si potrebbe pensare, del protagonista, quell'Aldo Braibanti cui presta il volto il sempre bravo Luigi Lo Cascio al centro della scellerata parabola processuale posta nell'ultima fase della storia narrata, quando quella del giovane >>> interpretato da un esordiente: Leonardo Maltese, la vera rivelazione del film di Amelio, capace di registrare una interpretazione vibrante e incredibilmente realista. Della regia e della cura nella messinscena autoriale, nulla da ridire. Solo una cosa stona, e anzi segna un vero e proprio scivolone: il cameo di... Emma Bonino (!) che Amerlio, dopo aver approfondito, pare aver giustificato per "intestare" al Partito Radicale la cancellazione del reato di "plagio" dal codice penale. A detta di Amelio: "cercare un sosia di Pannella era meno efficace che usare la Bonino": scelta che francamente mi ha provocato un forte senso di fastidio. Anche tutto l'astio verso il giornale "L'Unità" dell'epoca (parliamo della fine degli anni '60 pare del tutto ingiustificata, tanto da sfociare nel falso storico. Il giornalista di Elio Germano non era l'unico a denunciare lo scandalo processuale. [FB]

 

DI G. AMELIO, CON L. LO CASCIO, L. MALTESE, E. GERMANO, DRAMMATICO, ITALIA, 2022, 135', 2.35:1

-