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V PER VENDETTA |
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"l'opera prima di un fan argentino, e... argentiano" |
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Dopo aver ucciso una ragazza, l'autore dell'omicidio riceve delle fotografie che documentano l'assassinio... Qualcuno (faceva Stanley di nome) diceva che "il miglior modo per imparare a girare un film è FARE un film". E l'argentino e argentiano Luciano Onetti, un giovane con il pallino per Dario Argento, quello degli anni 70' e '80, deve aver preso al volo la "dritta". E così eccolo a cimentarsi con "Sonno Profondo", un prodotto che definire autarchico sarebbe poco: Onetti fa tutto da solo, compreso l'operatore di mdp, scrive le musiche, e "pare" vi reciti pure (sue le mani, immagino). Già il titolo unisce due film del suo Mito, l'alfa e l'omega della sua opera cinematografica: PROFONDO ROSSO e NON HO SONNO Pellicola volutamente spuntinata (in grindhouse-style) per conferire quel tratto "vintage", e una trama che potrebbe stare scritta sul palmo di una mano, con attori senza l'onere della parola, dato che il film è praticamente privo di qualsivoglia dialogo, con voci fuori campo (telefono) e commenti diegetici provenienti da radio e tv, una musicassetta (Donizetti). Sul lato delle citazioni, scorgiamo il feticismo dell'assassino per gli oggetti strappati via alle vittime. Onetti, osa: la prima vittima viene uccisa dopo che ha praticato autoerotismo e s'inventa anche un "falso porno", facendo poi a meno delle sequenze di raccordo, un po' a ricordarci il difetto che era proprio all'affine AMER Eccessivi poi sono i troppo lunghi momenti ripresi in primissimo piano senza che si veda un volto umano (!) E non c'è la musica dei Goblin a sorreggerli, ma anche qui è un'imitazione. Il risultato è qui nel suo complessi più assimilabile al Questi sperimentale che all'Argento che tanto abbiamo amato. Apprezzabile il colpo di scena finale, e se i maligni direbbero che il titolo è riferito allo spettatore sopraffatto, e in effetti la parte finale è da narcolessia, ma in ogni caso, i tentativi genuini, il coraggio vanno... incoraggiati. [FB] |
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[ID] DI E CON L. ONETTI, CON D. GARCIA, S. DUHALDE, THRILLER, ARGENTINA, 2013, 66', 2.35:1 |
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