F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
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V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING
MADAGASCAR
T R A I L E R
"immaginate se Thomas Vinterberg dirigesse un horror?"
Durante una vacanza eno-culturale, una coppia danese lì con la figlia, fa un incontro, e poi riceve un invito... "Speak No Evil", probabilmente l'horror dell'anno. Immaginate se Thomas Vintemberg dirigesse un horror? Se doveste domandarvi come sarebbe vi toglierete il cruccio mettendovi comodi, per farvi incatenare al divano per i 90' e passa di durata di questo film danese che vi lascerà annichiliti con un finale pazzesco. Insomma, qui abbiamo veramente tutto quello che l'appassionato del genere thriller/horror può chiedere: suspense hitchcockiana, introspezione, kammerspiel polanskiano alla CARNAGE con gioco al massacro e gara di resistenza. Come vi comportereste se scopriste, una volta che siete a casa loro, che chi avete conosciuto nel corso di una vacanza sulle dolci colline toscane non corrisponde all'idea che vi eravate fatta di loro? Ora non voglio spoilerare e perciò mi fermo sul fronte tramico, e mi soffermo perciò su un po' tutto il resto, egregiamente messo in scena con la grazia di un film da festival (è transitato in effetti al Sundance riscuotendo ampi consensi di critica) e alla fotografia, che passa dai toni caldi della parentesi italica ad un marron (di un brutto tinello, e non solo) dove il trio, padre, madre e figlioletta verranno costretti. Impossibile per chi scrive non vedere poi nel finale una sorta di simbologia di ciò che in molti sono stati costretti a confrontarsi nella "psicopandemia", in relazione alla famigerata "resilienza". Una cosa la voglio dire: [EVIDENZIA LO SPOILER] alla domanda "perché ci avete fatto questo?" la risposta "perché siete stati voi a lasciarcelo fare!" è molto più di una dichiarazione d'intenti. E i bambini, ovviamente, anche qui saranno i primi a farne le spese. Nel finale si raggiunge un nadìr immane, e sfido chiunque a restarne indifferenti. "Non dire brutte cose" recitata il titolo, ma noi di questo film non possiamo che parlarne bene. [FB]
[ID] CON C. TAFDRUP, CON S. SIEM KOCK, M. BURIAN, F. VANHUET, K. SMULDER, HOR, DAN, 2022, 97', 2.40:1