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"da Dan Curtis all'home-invasion con i mostri, il passo è breve"

 

 

Rimasto solo nella nuova casa, un bimbo adottivo scopre in un cassetto un libro di evoazioni. L'idea che possa, esprimendo un desiderio, di vederlo realizzato, lo conquista. Pure a costo di pagare un caro prezzo... Film strano, particolare almeno per certi aspetti, questo "The Djinn", (il "Gin", demòne delle religioni islamiche) che vede come protagonista (vera novità) un bambino muto. Un film che ancora una volta ci dimostra come sia stato "seminale" nella storia assoluta del genere un autore come Dan Curtis, pilastro fondante di tutto l'horror moderno come ben ne era consapevola anche il titano Stanley Kubrick. Ancora   NOTTE DI MORTE  con quel suo allucinante ultimo episodio si pone alla base della stotyboard di quest'ultimo epigono: un manuale di evoazioni che vuole riportare in vita chi non c'è più, richiedendo il più grande tributo. Se là era una madre che intendeva riportare in vita il figlio, qui troviamo i ruoli invertiti: il ragazzino protagonsita è stato adottato, dopo essere stato "richiutato" dalla madre naturale, lui crede "perché spaventata dalla sua disabilità". Ma,,, iniziano i "ma" della questione. Anzitutto, ci si smarca troppo presto dal prototipo di riferimento riducendosi ad un home-invasion con i mostri, o  DEMONI  (iil make-up è quello, anche se pure qui alla base di tutto c'era il vecchio Dan con il mitico "Feticcio Zuni" della  TRILOGIA DEL TERRORE  con Karen Black). E così ecco che l'Entità evocata muta di aspetto, andando a incarnare le maggiori paure del protagonista, il tutto procedendo tra jump-scare e una messinscena non sempre convincente. Restano una buona fotografia, l'ambientazione anni '80 (anche se si inizia ad averne abbastanza) e l'originalità di una figura centrale che non proferisce verbo dall'inizio alla fine. Si salva poi qualche suggestione in coda, e la performance di Ezra Dewey; solo sullo schermo per quasi tutti gli 80'. [FB]

 

[] di D. CHARBONIER ( J. POWELL, CON E. DEWY, T. POE, D. PITTS, HORROR, ?, 2021, 81', 2.35:1