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T R A I L E R

   
 

"immaginate oggi gli italiani girare un film in Canada?"

 

 

Dopo aver scontato la pena, un ladruncolo di mezza tacca viene assoldato per un vero salto di qualità: un furto in una gioielleria, però bagnato nel sangue. Trovato riparo in motel viene a sua volta derubato della refurtiva dalla figlia del proprietario. Ma non è manco l'unica interessata al piccolo tesoro in questione... Parliamone. Da dove cominciare? Il cast del film di Lucidi "L'Ultima Chance" ci ricorda quanto il Cinema iltaliano anni '70, come concezione, sia lontano anni luce e ormai irripetibile pensando alle miserie recenti: al nostro Fabio Testi venivano affiancati nomi di risonanza internazionale come Ursula Andress, esplosa all'attenzione delle cronache dagli esordi con Terence Young, la stupenda Barbara Bach (presto moglie del "quarto Beatles", Ringo Starr) e ancora Eli Wallach che tutti ricordiamo nel capolavoro immortale di Sergio Leone, a chiusura della "Trilogia del Dollaro". E da ultimo non ultimo, non possiamo non citare il sempre ottimo Massimo Girotti, qui in verità un poco sacrificato. Non da ultimo, non si trascuri il fatto che il film è girato nel Canada francofono: trasferte che oggi come oggi può permettersi solo un Luca Guadagnino (!) Poco importa se la pellicola si rivelava (come in questo caso) un disastro in sede di ritorno al botteghino: cosa che in tempi morderni porterebbe ad una scomunica a vita degli autori che gli stanno dietro. Il personaggio di Testi all'inizio sembra un bietolone, poi acquista un po' più personalità, non solo perché va (logicamente) a d intrattenersi con la Andress, ma anche perché sposa una causa. La colonna sonora di Bacalov ricicla al solito un po' di tutto, facendo di necessità virtù, rivelandosi comunque al fine funzionale. Come spesso in questi film dei seventies nostrani, il finale ultimo giunge in qualche modo inaspettato, rivelando una sua causticità. [FB]

 

DI M. LUCIDI, CON F. TESTI, U. ANDRESS, E. WALLACH, B. BACH, DRAM, ITA, 1973, ??', 1.85:1