F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

●●

E.T.
TRON
CONAN IL BARBARO
TOOTSIE
VIENI AVANTI CRETINO
LA COSA

POLTERGEIST
CREEPSHOW
IL BACIO DELLA PANTERA
CLASSE 1984
BLADE RUNNER
RAMBO
COLPIRE AL CUORE
FANNY E ALEXANDER
AMICI MIEI ATTO II

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"francamente lo ricordavo un po' meglio"

 

 

Commissario vilipeso dalla questura e dalla ex moglie si trova tra le mani un caso spinoso: un presunto travestito testimone omicidio, sarebbe minacciato da un killer. Il travestito ha sembianze molto femminili... Francamente lo ricordavo un po' meglio questo "Vai Avanti tu che mi vien da Ridere" con Lino Banfi e Agostina Belli. La regia è di Giorgio Capitani (il fratello Piero ne cura le musiche) ma la direzione dei due lascia il tempo che trova, o meglio: lascia i due a fare un po' quello che vogliono. E se il comico pugliese che si trova nel suo momento migliore funziona in larga parte da solo, la Belli è due metri sopra le righe, recitando tutto occhiatacce e urla. Che poi, pure l'assunto è stupidotto forte, dato che vorrebbe la Agostina un... travestito (see!) e gran parte delle gag che investono il "commissario Bellachioma" (SIC) e "Andrea" cadono in larga parte nel vuoto. Gordon Mitchell è il killer che per tutta la durata della storia cerca di fare la pelle dei due, che nemmeno possono contare sull'ausilio della polizia, avendo il protagonista soffiato il "caso" senza autorizzazione dei superiori (dalla parte sua solo l'appuntato "Cavicchione"). La Belli, pur non spogliandosi realmente, appare sempre più provocante che provocante non si può, da stracult l'abitino che indosserà per un bel po'. Talune gag risultano però puerili, quando non pure estenuanti, come quella finale che pare ripetere paro-paro lo scherma già visto in  FRACCHI E LA BELVA UMANA  La presenza di una bellezza italica affiancata ad un comico bruttarello sarà comunque un 'marchio di fabbrica' di qui in poi, seppur a voler essere precisi, il prototipo sta nel precedente  IL BISBETICO DOMATO  con Celentano e la Muti, ma lì l'accoppiata era invero più azzeccata e si respirava l'empatia (autentica) che si instaurava tra i due attori. Con  NESSUNO è PERFETTO   rappresenta comunque un caso nel trattare la tematica gender al cinema. [FB]

 

di G. CAPITANI, CON L. BANFI, A. BELLI, G. MITCHELL, N. PAONE, COMMEDIA, ITALIA, 1982, 90', 1.85:1