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●● ½              CULT

IN NOME DEL POPOLO...
IL DITTATORE... BANANAS
E ORA QUALCOSA DI...
BELLO ONESTO EMIGRATO...
GIù LA TESTA
REAZIONE A CATENA
IL GATTO A NOVE CODE
TERRORE CIECO
DUEL

L'ABOMINEVOLE DR. PHIBES
ARANCIA MECCANICA
MORTE A VENEZIA
CANE DI PAGLIA
NOTTE BRAVA DEL SOLDATO...
E JOHNNY PRESE IL FUCILE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"si basa su 'Delitto per Delitto' di Hitchcock e ci presenta Tomas Milian con la sua vera voce"

 

 

Ex disegnatore promosso a co-intestatario di uno studio pubblicitario vorrebbe che la consorte liquidasse la sua quota, per poter vivere la sua vita con la nuova fiamma. Uno sconosciuto si offre di ucciderla per lui... L'assunto de "La Vittima Designata" viene da  DELITTO PER DELITTO  di sir Alfred Hitchcock, dal quale mutua la circostanza nella quale uno sconosicuto si avvicina ad un uomo con problemi coniugali per proporgli uno "scambio di favori". Nella fattispecie qui, il giovane di lignaggio nobile si propone a Tomas Millian di levargli di torno l'ingombrante consorte: acida, ma soprattutto un ostacolo per i suoi intendimenti di vendere la società e "monetizzare", in cambio -in questo caso- del fratello, a suo dire: aggressivo e ostile a lui. Un colpo di scena in coda al film andrà a stabilire come [EVIDENZIA LO SPOILER] il soggetto fosse in realtà solo un folle, affetto da disturbi della personalità, e che giungerà a predisporre la 'trappola' per farsi uccidere 'a tavolino'. Millian, che qui vediamo recitare con la propria voce (ed è buona, con poche inflessioni, da sembrare quasi un credibile italiano) è affiancato dall'allampanato Pierre Clementi, nel ruolo di un rampollo decadente che sposa il look yippi, in auge nel periodo, con la bella olandesina Katia Christine nel ruolo dell'amante-fidanzata del primo. La vicenda muove tra una livida Milano e una ancor più spettrale Venzia invernale, dove tra campielli di "contestatori" del sistema riuniti attorno ad una chitarra (le musiche di Bacalov scritte avvalendosi dei 'New Trolls' anticipano il "Concerto Grosso", celebre spettacolo progressive-classico dei medesimi) e paltò bene abbottonati, si avverte sin da subito "odore di morte". La storia ci sarebbe, e le atmosfere anche, peccato che penalizza la fruizione, un ritmo (specie nella seconda parte) sin troppo rilassato. Ad ogni modo film di atmosfera così non si fecero più al passare dei '70s. Un peccato. [FB]

 

di M. LUCIDI, CON T. MILLIAN, P. CLEMENTI, K. CHRISTINE, DRAM/THRILLER, ITALIA, 1971, 94', 2.35:1