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COMIC THRILLER DRAMA |
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Il Cairo. Due archeologi esaminano la mummia di Im-Ho-Tep "gran sacerdote del tempio del sole", appena rinvenuta a Karnak, colpiti dal fatto che non le siano state asportate le viscere come previsto dal tradizionale processo di imbalsamazione. Condannato all'eterno tormento, il dormiente si risveglia una volta profanato lo "Scrigno di Toth" contenuto nel sarcofago, dileguandosi. Trascorrono 10 anni e, seguendo le indicazioni di uno strano individuo, altri archeologi scavano e scoprono la tomba di una principessa, vecchia di 3700 anni... La migliore riduzione cinematografica del mito della "Mummia" vive ancor oggi grazie all'antesignano diretto da Karl Freund. Sorretto da una trama sorprendentemente elaborata per l'epoca che tratta di reincarnazione, trova nel flashback la cifra stilistica che rimanda in maniera geniale al periodo del muto di pochi anni precedente (movimenti a scatti, velocizzazioni, musica enfatica) svelando a metà film il disegno del redivivo sacerdote interpretato da uno straordinario Boris Karloff. Il suo risveglio, appoggiato al suo sarcofago, provoca ancora oggi un bel po' di brividi veri: la scelta di non mostrare il resuscitato interamente limitandosi ad una malinconica pupilla che luccica di pianto e ai cenci delle bende che strascicano disperdendosi nel buio, rimane un efficace modo di paventare con poco. Tutto il contrario delle recenti degenerazioni in puro stile hollywoodiano e completamente fuori luogo. Unico remake decente, quello curato dalla Hammer House con Peter Cushing e Cristopher Lee, comunque lontano dai risultati ottenuto dal capostipite. La maggiore pecca di quest'opera, comunque fondamentale nella storia del genere, è che il vero e unico protagonista nel suo sudario di bende esca di scena troppo presto. Inevitabile, per gli anni, un certo eccesso di sentimentalismo, riscattato nel finale, pur nelle sue evidenti similitudini con il "Dracula" di Bela Lugosi dell'anno prima. [FB] |
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[THE MUMMY] DI K. FREUND, CON B. KARLOFF e Z. JOHANN, HORROR, USA, 1932, 72', 1.33:1, VOTO: 8 |