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COMIC THRILLER DRAMA |
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Cinque rubagalline ereditano da un carcerato un piano per impossessarsi della cassaforte del monte di pietà. Non basteranno le erudizioni di un esperto e l'inesperienza e cialtroneria che li contraddistingue, farà il resto. Capolavoro della commedia all'italiana, "I Soliti Ignoti" di Mario Monicelli è un film che non ha perso il suo smalto, nonostante il passare del tempo. Grazie all'intuizione del regista, a Vittorio Gassman viene affidato il primo ruolo comico della carriera, che da questo titolo prenderà una direzione alla quale non avrebbe mai creduto chi se lo ricordava nel ruolo del manigoldo che seduceva la mondina nel "Riso Amaro" di De Santis. Inoltre, questo film introduce anche una giovanissima Claudia Cardinale, in una delle tante caratterizzazioni che condiscono questa irresistibile pellicola: il pugilatore fallito Peppe, lo squattrinato ragazzo padre di Marcello Mastroianni, il possessivo immigrato siciliano Ferribotte, lo sdentato e sempre affamato Capannelle, la servetta plurifidanzata della Gravina e non da ultimo il mitico Dante Cruciani impersonato magistralmente da Totò. Sceneggiato in maniera esemplare, vede snodarsi la vicenda in tre momenti che prevedono: la presentazione dei personaggi con la "soffiata" che li vedrà accomunati al raggiungimento dell'obbiettivo, la preparazione del "piano" e l'attuazione dello stesso, attraverso un lungo tour-de-force dei personaggi impegnati. Questo indimenticabile film riesce a coniugare la comicità con momenti di poesia struggente che ritrae questi perdenti per i quali risulta impossibile non provare simpatia e parteggiare per la loro causa essendo ben consci del loro inevitabile fallimento. Colonna sonora squisitamente swingante, fotografato in uno splendido bianco e nero, ha generati un sequel con "Audace Colpo dei Soliti Ignoti"; pure divertente ma nettamente inferiore all'inarrivabile prototipo. [FB] |
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DI M. MONICELLI, CON M. MASTROIANNI, V. GASSMAN E TOTò, COMMEDIA, ITA, 1958, 111', 1.33:1, VOTO: 10 |