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A BEAUTIFUL DAY
IL SACRIFICIO DEL CERVO...
TRE MANIFESTI A EBBING...
IL FILO NASCOSTO
L'ORA PIù BUIA
THE DISASTER ARTIST
BORG MCENROE

HOSTILE OSTILI
DUNKIRK
GOODTIME
MONOLITH
HAPPY END
LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE

47 METRI
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"un dramma esistenziale di proporzioni immani condensato in neanche 90 minuti"

 

 

Vive con la madre anziana, ma fa il sicario. Assunto da un uomo importante per trovare la figlia minorenne... Avviso ai naviganti: "A Beautiful Day" aka "You Were Never Really Here" di Lynne Ramsay  è un capolavoro. Joaquin Phoenix, che personalmente reputo uno, se non il migliore interprete della sua generazione in circolazione, non è certo noto per scegliere i copioni a casaccio. Condensato in neanche 90 minuti troviamo un dramma esistenziale di proporzioni immani, un mondo cattivo in cui il protagonista si muove, seppur destabilizzato da un passato di traumi non elaborati con la disinvoltura di un primate (Phoenix, imbolsito, mai così scimmiesco e perfetto complemento dell'homo sgraziatus dell'ancor più totemico  THE MASTER  di Paul Thomas Anderson) guidato dagli istinti primari di vendetta e sopravvivenza. Tutto è al suo posto, e sonorità elettroniche estranianti (riverberazioni di strumenti classici) creano la giusta cornice ipno-compulsiva. Il film è quel che si potrebbe definire uno psicodramma con derive thriller con sprazzi (spruzzi) horror. In tutto questo, i dialoghi sono ridotti al lumicino, perché contano i fatti (come avrebbe sottolineato anche a tal guisa un critico, poi di sicuro molestato da Nanni Moretti) dove tutto pare un incubo, un brutto sogno dal quale sarà (forse) impossibile svegliarsi. "E' una splendida giornata" dirà la novella "Iris", illudendosi di poter finalmente risalire a rivedere le stelle, ma noi non lo sapremo mai. Joaquin Phoenix immenso, perfetta Ekaterina Samsonov, commovente Judith Roberts, complementari tutte le restanti pedine sulla scacchiera. E tal "Francesco Ceccamea" di 'Nocturno' boccia un'opera simile con un pallino e mezzo? Consiglio rivolga le proprie attenzioni a James Wan o qualche zozzeria inutilmente sanguinolenta. Qui, le ferite fanno davvero male allo spettatore, e sono difficilmente cicatrizzabili. E la sequenza dell'acqua è da brividi. [FB]

 

[YOU WERE NEVER REALLY HERE] di L. RAMASAY, CON J. PHOENIX, DRAM/THRILLER, UK, 2017, 89', 2.35:1