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A un giovane e promettente pugile orfano è
diagnosticato un tumore al cervello fulminante. Gli resta poco da vivere e
così si butta corpo e anima in una missione apparentemente suicida: salvare
una giovane costretta a prostituirsi e ad assumere droghe, ghermita senza
che lei sappia perché da ben dure squadre criminali ben attrezzate: da una
parte la temibile Yakuza, dall'altra la Mafia Cinese. E pure la polizia è
anche corrotta... Ogni qualvolta un film di Takashi Miike giunge in Italia, doppiato, è sempre
una piccola festa. "L'Ultimo Yakuza" era stato presentato in anteprima alla
"Quinzaine" di Cannes (titolo internazionale: "First Love") e poi se n'erano perse le tracce. Dopo tre anni
dalla presentazione e complessivamente (7 sette!) dal folle precedente
YAKUZA APOCALYPSE ecco
la gradita sorpresa. L'impianto è quello di un film d'azione, una "caccia"
che vede due giovani braccati nientemeno che da ben due organizzazioni
criminali, comunque ance in guerra tra loro: la Yakuza e la Mafia Cinese, ma
le bizzarrie si sprecano: la carceriera della giovane prostituta
protagonista alla quale viene slaccaiata la cintura di sicurezza per
tramortirla con una guida pericolosa (ahha) il fantasma del padre di
quest'ultima che le appare in mutande, il passaggio istantaneo (per pochi
secondi) del film in cartoon (pazzesco lo stacco, quasi impercettibile,
quando l'auto sfonda il muro del garage e vola oltre le decine di auto della
polizia). E ovviamente l'immancabile violenza grandguignolesca, che vede qui
il suo vertice in una testa mozzata calciata come un pallone di football.
Tutto in una notte. La potenza visiva e la maestria nella messiscena è
quella che ricordavamo, e nel film di Miike si respira anche un po' di quel
pathos proprio dei capolavori di Leone. Quando a giorni di distanza, un film
continua a rigirarti nell'inconscio, allora siamo dinanzi ad un qualcosa di
notevole! [FB]
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[HATSYKOI] DI T. MIIKE, Con
S. KONISHI, M. KUBOTA, BECKY, S. SOMETANI, AZIONE, GIAP, 2019, ??', 2.35:1 |