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I destini di tre persone che apparentemente non avrebbero nulla in comune si incrociano nella tragedia... "21 grammi": cinque centesimi, una barretta di cioccolato, il peso specifico di materia grigia di chi ci governa. Un peso irrisorio per un film che invece ha il suo peso pur non rivelandosi assolutamente "pesante". Alejandro Gonzales Iñarritu, destruttura la cronologia del racconto, andando avanti e indietro tra presente, passato e futuro, sfiorando davvero il capolavoro grazie a una sceneggiatura all'altezza della situazione ma soprattutto per i tre attori magnifici in completo stato di grazia. Benicio Del Toro è un delinquente redento che ha fatto in conti con la giustizia ma non ha ancora scontato le colpe future, Sean Penn è un malato di cuore per carenza d'affetto che necessita urgentemente di un trapianto, Naomi Watts è una spensierata moglie e madre di due stupende bambine. Il destino (il crocevia dove si intersecheranno le tre esistenze) è in agguato e (apparentemente privi di un libero arbitrio) sono tutti e tre condannati in egual misura già in partenza: se il primo è messo ancora alla prova, per gli altri due è un'odissea nel dolore vissuta in maniera differente ma complementare. Ed è forse questo il senso della frantumazione del tempo. Il montaggio atemporale che ricorda per certi versi più quello convulso operato da Nolan in "Memento" che quello più sobrio di un Tarantino, trova così una sua giustificazione e -nonostante la particolare strutturata- i tasselli del mosaico vanno da subito facilmente a posto e il tutto risulta estremamente comprensibile. La fotografia è desaturata con dominanti bianchicce e le musiche minimaliste ma suggestive sono la perfetta colonna sonora del microcosmo rappresentato. Segnalo inoltre l'interessante canzone sui titoli di coda. Un film bellissimo e commovente, da vedere e rivedere. [FB] |
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[ID] di A. G. INARRITU, con S. PENN, N. WATTS E B. DEL TORO, DRAMMA, USA, 2003, 360', 1.85:1, VOTO: 9 |