F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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HEREDITARY
APOSTOLO
L'AVVERTIMENTO
MALEVOLENT
THE OPEN HOUSE
QUELLO CHE SO DI LEI
UNSANE
L'UOMO SUL TRENO

LA DONNA PIù ASSASSINATA
FAMILY BLOOD

LA VEDOVA WINCHESTER
DISTORTED
A QUIET PLACE

CARGO
INSIDIOUS L'ULTIMA CHIAVE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"seconda regia per l'autore di 'Quella Casa nel Bosco': un noir che sfocia in un thriller inatteso"

 

 

In un motel del Nevada posto sulla linea di confine tra tre Stati si ritrovano un prete, una corista di colore, una tipa nervosetta, un venditore di aspirapolvere. Non tutti sono chi dicono di essere. Sarà una mattanza... "7 Sconosciuti a El Royale" è una pellicola abbastanza particolare. Parte come un noir, poi prepara uno scenario thriller presentando dei personaggi che sicuramente nascondono qualcosa, e infine allestisce un crescendo quasi horror rievocando le gesta della Manson Family. Rivelare troppo sarebbe un crimine, e pur con alcuni momenti morti in cui la storia rischia di stagnare (la durata è di quelle fiume: 142 minuti, forse troppi) ma presenta colpi di scena inattesi (relativi alle prime uscite di scena) e una costruzione decisamente originale. All'inizio parrebbe quasi di trovarsi dinnanzi un remake apocrifo di  IDENTITY  ma poi si vira altrove, con specchi segreti, alzehimer che offuscano i ricordi ("è la 4 o la 5?") menti plagiate e serial killer in fuga. "El Royale" è scontato diventi per un'errata pronuncia "Hell Royale", tanto i protagonisti si troveranno a dover fare i conti con il proprio passato, e scontare lì quei peccati ancora non pagati ("ho ucciso 134 persone!") siano questi debiti di sangue o semplici peccati di presunzione. E in una cornice tardo anni '60 dove le canzonette assurgono quasi a personaggio terzo, troviamo un Jeff Bridges in grande spolvero (che ricorda il recente Russell tarantiniano) la diafana Dakota Johnson (lontana finalmente dalle manette e gatti a nove code per zoccole represse e casalinghe frustrate) e l'asghardiano Chris Hemsworth che comunque già sotto la direzione di Mann aveva mostrato qualcos'altro oltre la tartaruga e gli adduttori (madonna che fisico, però). Dimenticavo, il giovane Mark O'Brien, in un ruolo falsamente di secondo piano. Citazione da Kubrick per l'Andrew Brion Hogan Goddard di  QUELLA CASA NEL BOSCO  qui alla sua seconda regia. [FB]

 

[ID] DI A. B. HOGGAN GODDARD, con J. BRIDGES, C. ERIVO, C. HEMSWORTH, THRILL, USA, 2018, 142', 2.35:1