F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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IL COMMISSARIO PEPE
PRENDI I SOLDI E SCAPPA
BUTCH CASSIDY
SATYRICON
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AL SERVIZIO DI SUA MAESTà
IL MUCCHIO SELVAGGIO
UN UOMO DA MARCIAPIEDE

QUEIMADA
LA CADUTA DEGLI DEI
EASY RIDER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"capostipite del sottogenere woman in prison"

 

 

Lo sferragliare di un battello sottolinea l'arrivo delle ultime detenute del particolarissimo carcere femminile. Tutte o quasi confinate sull'isola più per sfiga che per colpe autentiche. Il laido Governatore raccomanda all'inflessibile direttrice di stare più attenti perché l'ennesimo decesso ha insospettito le autorità che ha inviato un'ispettrice per verificare l'operato dei carcerieri. Raccoglierà la testimonianza della matricola 99... Che Jesus "Jess" Franco amasse l'eccesso lo avevamo capito, sin dagli esordi. Perciò concepire un lavoro come "99 Donne" per lui il passo è stato breve (una decade appena). Nel '69 il prolifico regista spagnolo prima di trasformarsi un droide capace di sfornare quattro o cinque film all'anno con budget ridicoli, siglava quest'opera davvero senza infamia né lode, ma che avrebbe comunque dato il via ad un filone tutto suo: quello delle "women in prison". Questo diverrà un sottogenere, sì meno miserabile del naziporno ma pur sempre scellerato e rivolto, almeno nei cinemini di provincia, ad un pubblico per lo più voyer (tra i "cat fight" improvvisati lì per lì anche uno con Rosalba Neri in autoreggenti). Solleticando gli istinti più pruriginosi si ponevano fanciulle in una situazione sporca e disagiata, oggetto di ricatti e vessazioni da parte di carcerieri che sfruttavano la loro posizione per soddisfare i più bassi istinti. Sottomissione. Il prototipo è chiaramente migliore degli epigoni pur non brillando particolarmente. Diviso in due parti distinte corrispondenti alla detenzione e all'evasione per paludi e foreste (dove le "donne in fuga" finiranno dalla padella nella brace). Del film esistono molte versioni sempre mutuate dal regista, di cui una (evitabilissima) con inserti hardcore "recitati" da controfigure che nemmeno hanno avuto la bontà di indossare una parrucca per somigliare anche solo per sbaglio alle attrici. Felice resa pittorica di alcuni quadretti, e musiche sognanti di Bruno Nicolai. [FB]

 

[99 MUJERES] DI J. FRANCO, CON M. ROHM, M. SCHELL, R. NERI, E. MONTES, EROTICO, SPA, 1969, 98', 1.85:1