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REMEMBER T R A I L E R |
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"pare un film di Zemeckis, quello insopportabilmente lezioso..." |
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Adaline è nata nel 1908. Che c'è di strano? Una serie di casualità che hanno dell'incredibile hanno prodotto in lei un arresto dell'invecchiamento. Quello che potrebbe essere visto come un "dono", diventa una vera e propria maledizione: costretta a cambiare identità ogni 10 anni. Almeno sino all'incontro con un uomo... "Adaline l'Eterna Giovinezza" pare un film di Zemeckis, senza Zemeckis. Una pesantissima voce recitante ci rende edotti di tutto quanto accaduto alla protagonista. "In base alla legge della elettro-compressione dell'acido deossiribonucleico, che sarebbe stato scoperto solo nel 2035, sarebbe stata immune all'incedere del tempo. Non sarebbe più invecchiata nemmeno di un giorno". Ricorda qualcosa? Chiaramente a me è subito venuto in mente UN'ALTRA GIOVINEZZA di Coppola. La metafora del "secondo colpo di fulmine", dato che il primo è quello -letterale- che l'ha resa "speciale", che rischia di compromettere il suo segreto è piuttosto scontata. Se poi la storia viene condotta volontariamente su pavimentazioni scivolose di melassa, con il solito romanticismo smielato, la pellicola resta ferma al palo nonostante le premesse, che se originali non erano, almeno facevano sperare qualcosa di più di una storia d'amore alla "Joe Black". Gli incontri della Blake Lively, con la "figlia" che pare la nonna hanno del destabilizzante così com'era per il Tim Roth coppoliano, ma le "romanticate" che provengono da Michiel Huisman paiono davvero anacronistiche, e perciò manifestamente finte, pur rivolte alla bella Blake che sinceramente preferivamo vederla a tu per tu con gli squali assassini. Girato a San Francisco, vi recita anche il "vecchio" Harrison Ford nel ruolo del potenziale suocero della nostra protagonista che, ironia della sorte, la conosceva in una sua precedente identità. Diretto da Lee Toland Krieger senza guizzo alcuno. Nelle sale ha avuto seguito (San Valentino). Spiegone finale da schiaffi. [FB] |
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[AGE OF ADALINE] di L. T. KRIEGER, con B. LIVELY, A. FORD, SENT/FANTASTICO, USA, 2015, 113', 2.35:1 |