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TONYA T R A I L E R |
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"il vincitore a Cannes ha come suoi riferimenti Scola e Amelio" |
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Una famiglia povera che spesso ricorre al furto nei supermercati per poter mangiare, incappa per caso in una bambina, apparentemente più sfortunata e l'accolgono in casa come una figlia. La piccola mostra segni di violenza sul corpo e si opta così per tenerla nascosta. Due mesi dopo la tv diffonde la notizia della sparizione, e riferisce di come i genitori siano indagati per la sua sparizione. Si pone un dilemma etico... Vincitore della Palma d'Oro a Cannes, "Un Affare di Famiglia" ci trasporta in una situazione di estrema povertà e disagio dove però la solidarietà ha ancora ragion d'essere. "Non si può parlare di rapimento" rassicura una di loro confrontandosi con la saggezza della vecchiaia. La nonna e la sua pensione (che i parenti "spolpano" per sopravvivere) potrebbe ricordare il 'Giacinto' di Ettore Scola, non fosse che questo nucleo riunito si ponda agli antipodi dello stesso, tanto che li potremo definire (parafrasando la commedia nera italiana) "belli, sporchi e bravini". D'accordo, una di loro sbarca il lunario prostituendosi in una specie di "casino" facendo mercimonio del proprio corpo, si arrotonda con furtarelli seguendo il credo che "la merce nel negozio non ha ancora nessun proprietario", e di certo -al netto degli eccessi grotteschi del prototipo italiano- anche qui la promiscuità la fa da padrone, ma per contro tutti vivono in armonia. C'è anche una parentesi al mare che potrà ricordare, anche per tematiche simili, il Gianni Amelio de IL LADRO DI BAMBINI Quando l'anziana passa a miglior vita, il gruppo opterà per tenerne celata agli altri la dipartita (con un seppellimento da-da-te). Siamo dinnanzi ad una situazione-limite è chiaro, ma in taluni contesti questa può essere l'ordinaria realtà. Le analogie con il film di Scola diventa macroscopiche quando si cerca in casa altro denaro nascosto in precedenza. Li scopriranno. Insomma, tutto il mondo è paese e i poveri si assomigliano un po' tutti. [FB] |
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[SHOPLITFERS] DI K. HIROZAKU, con K. KIKI, L. FRANKY, S. ANDO, DRAMM, GIAPPONE, 2018, 121', 1.85:1 |