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EDWARD MANI DI FORBICE
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DARKMAN
MISERY NON DEVE MORIRE
ALLUCINAZIONE PERVERSA
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DUE OCCHI DIABOLICI
CUORE SELVAGGIO
IL PADRINO PARTE III
HO AFFITTATO UN KILLER
PRESUNTO INNOCENTE
UNO SCONOSCIUTO ALLA...
COMIC THRILLER DRAMA
"un plot accattivante che non trova corrispondenza in una storia troppo stiracchiata"
A Londra, un impiegato francese viene licenziato a causa di una variazione dell'organigramma, dopo 15 anni di onorato servizio nella sua ingrata azienda. Profondamente turbato, entrato in depressione, disdice l'affitto e tenta di suicidarsi, senza successo; e così, in un pub, dispone affinché un killer lo faccia per lui. Se l'incontro con una donna gli farà cambiare idea, sarà arduo bloccare ciò che ormai avrà messo in moto... Simile all'assunto che sarà proprio del lavoro successivo del regista, ma più estremo: con dialoghi ridotti veramente all'osso, "Ho Affittato un Killer" è uno dei film più "difficili" di Aki Kaurismaki. Un orologio d'oro che non funziona, in cambio del mancato preavviso e della liquidazione che non gli sarà corrisposta (il cittadino straniero non era stato infatti "regolarizzato" dall'azienda londinese) lo pone in una condizione totalmente kafkiana: il poveraccio cercherà di annullare "l'ordine" ma troverà infatti il pub dove aveva concluso l'affare, ormai in macerie. Il lato grottesco della vicenda è invece retaggio del killer: un malato terminale che dovrà portare a termine il lavoro nel poco che gli resta da vivere. Billie Holiday e molta musica del passato, con Carlos Gardel a farla da padrone, in colonna sonora, curatissima come ogni film dell'autore finlandese. E' poi una piacevole sorpresa ritrovare Serge Reggiani nel baretto dove la radio gracchia "Mi Buonos Aires Querido", anche se la sua partecipazione al film ha anche troppo il sapore di un omaggio. Nonostante le tematiche classiche e sempre care al regista e i colori squisitamente "pop", la pellicola non convince questa volta; sarà per una storia troppo stiracchiata, nella quale manca un vero crescendo e l'assenza della tensione tipica alla quale il cineasta finlandese ci ha abituato sin dagli esordi. Sembra che questa volta, il buon Aki abbia davvero poco da dire. E l'aver lavorato in "trasferta" non deve averlo aiutato particolarmente. [FB]
[I HIRED A CONTRACT KILLER] di A. KAURISMAKI, CON J. P. LEAUDDRAM/THRILLER, FIN, 1990, 85', 1.85:1